Lo ha annunciato Marco Barbieri, segretario generale di Confcommercio Milano «A Milano metà dei negozi e dei locali ha deciso di chiudere».
«La situazione è questa – continua Barbieri – circa il 50% delle attività commerciali hanno deciso di chiudere. Una percentuale che è leggermente più bassa in provincia, perché le condizioni di mercato sono diverse. La decisione è stata presa liberamente, come è giusto che sia».
Confcommercio Milano, 50% attività chiuse
Il segretario di Confcommercio ha aggiunto che «Il compito dei commercianti non è chiedere al governo di chiudere o meno per l’emergenza. La decisione su questo spetta all’autorità».
«Il nostro compito – secondo Barbieri – è chiedere risorse al governo che possano compensare i danni” per i provvedimenti presi. Che si decreti o meno la chiusura obbligatoria, i danni ci sono già stati, soprattutto nella filiera turistica dove persistono da tre settimane».
Il 50% delle attività chiuse sono trasversali: ristoranti, bar, boutique e negozi di vicinato. I primi ad optare per la chiusura temporanea dell’attività sono stati gli alberghi la scorsa settimana scorsa e un po’ alla volta altre attività hanno fatto lo stesso, ma è in queste ore che tanti hanno iniziato a prendere provvedimenti e fare valutazioni.