Tragedia di Lodi, parla l’assessore Terzi: «La rete lombarda è vecchia»

incidente di lodi - rete vecchia
incidente di lodi - rete vecchia

La regione più urbanizzata d’Italia, con il maggiore traffico pubblico peraltro in costante aumento. Non è mai stato facile il ruolo di assessore regionale ai Trasporti, non c’è eccezione neppure per Claudia Terzi che a Mi-Tomorrow parla della criticità e delle soluzioni su cui è impegnata.

Quale è stata la sua prima reazione all’incidente di Lodi?
«Non avrei mai immaginato una cosa del genere, sarà importante capire cosa è successo».

A cosa è dovuta la sua sorpresa?
«In questi anni lo Stato ha concentrato gli investimenti sull’alta velocità, tant’è che spesso come Regione ci siamo lamentati del disinteresse nei confronti delle altre infrastrutture».

Ritiene possibile un errore umano?
«Sino al giorno prima dell’incidente avrei detto di no per l’elevato livello della tecnologia, i sistemi di sicurezza capaci di bloccare tutto alla minima differenza sul protocollo».

Qual è il livello di sicurezza sulle linee cosiddette storiche?
«Dopo l’incidente di Pioltello la RFI li ha elevati in modo considerevole, basti pensare alle nuove tempistiche introdotte per rendere più sicuri i passaggi a livello. Il tema però è che abbiamo 2 mila chilometri di rete e non è possibile realizzare gli ammodernamenti in tempi brevi».

In che stato si trova la rete lombarda?
«E’ molto vecchia, noi abbiamo sollecitato più volte Ferrovie dello Stato e RFI che hanno risposto con un piano di 12 miliardi in 7 anni».

E’ sufficiente?
«Ci sono grandi numeri e tanti soldi ma il termine è lungo, mi trovo nelle situazione di dovere aspettare 7 anni prima che si intervenga su una linea».

Come si può ovviare?
«Chiederò un cronoprogramma, ho bisogno di indicazioni più certe».

Un problema annoso del trasporto locale è rappresentato dai ritardi. Quali sono le cause?
«La Regione è la concessionaria del servizio a Trenord, quando sono arrivata ho trovato questa situazione: mancava la programmazione per l’assunzione di personale e non si riusciva a coprire i turni. Aggiungo che la flotta per metà ha un’età di 35 anni, per l’altra 9-12, con treni così vecchi non c’è in gioco solo la sicurezza ma anche i confort minimi per i passeggeri come i condizionatori».

Com’è il livello del traffico sulla rete?
«A pieno regime, siamo al livello massimo di stress, dico solo che in Stazione Centrale c’è un treno ogni 92 secondi».

E lo stato delle infrastrutture?
«Cito un dato: il 53 per cento è a binario unico. Stiamo scontando 25 anni di mancati interventi».

Il trasporto su gomma sta meglio?
«Il piano del trasporto pubblico locale del 2012 sta dispiegando i suoi effetti positivi, con il coordinamento dei servizi per evitare doppioni e dare la possibilità di realizzare l’intermodalità. C’è però bisogno di un ulteriore passo in avanti».

Di cosa si tratta?
«Affidare il servizio a un’unica società invece della miriade di società, solo così avremo una visione sovralocale in grado di comporre i territori».

Terzi, Regione Lombardia: incidente di Lodi - rete vecchia
Terzi, Regione Lombardia: incidente di Lodi – rete vecchia