Intossicazioni da disinfettanti, l’allarme del Niguarda: «Tra i bambini un aumento del 135%»

Parla la direttrice Franca Davanzo

intossicazioni da disinfettanti
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L’Ospedale Niguarda ha lanciato un allarme riguardante le intossicazioni da disinfettanti in questo periodo di emergenza per l’epidemia di coronavirus. Secondo quanto sottolineato dalla struttura ospedaliera in una nota, le richieste di consulenza per questo specifico caso sono aumentate del 65% e fino al 135% nella fascia di età inferiore ai 5 anni.

 

Intossicazioni da disinfettanti, parla la direttrice Davanzo

«C’è chi seguendo tutorial online e “ricette fai da te”, prepara miscele di sostanze chimiche non compatibili tra loro – spiega Franca Davanzo, Direttore del Centro Antiveleni di Niguarda -. Chi imbeve le mascherine con quantità eccessive e poi le indossa, inalando un elevato dosaggio di sostanze chimiche.

C’è anche chi, e sono purtroppo i casi più frequenti, riempie la casa di bottiglie di disinfettati commerciali o preparati artigianalmente, e li lascia , magari in bottigliette non etichettate, alla portata dei bambini. E proprio loro risultano i più esposti, l’incremento delle intossicazioni pediatriche è infatti del 135%. Proprio per loro dobbiamo prestare la massima attenzione, i più piccoli infatti trovano in casa questi contenitori non custoditi e li ingeriscono accidentalmente».

Intossicazioni da disinfettanti, l’indicazione da Niguarda

L’indicazione dell’ospedale è quella di non lasciare i contenitori dei prodotti alla portata dei bambini e in caso di ingestione, prima di recarsi in pronto soccorso, chiamare il centro antiveleni allo 02 66 10 10 29.

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