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28. 03. 2024 18:37

Coronavirus, ospedale in Fiera in dieci giorni: 400 posti su due piani

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Si lavora per l’ospedale temporaneo da 400 posti di terapia intensiva nei padiglioni della vecchia fiera di Milano, al Portello, si farà. A confermarlo è il governatore della Lombardia, Attilio Fontana: «Siamo in contatto con il commissario Arcuri e con il ministro Speranza, abbiamo presentato il nostro progetto e Arcuri domani ci dirà in che modo e con che entità di macchinari potrà collaborare con noi». L’ospedale si potrebbe sviluppare su due piani, uno di 12mila metri quadri e un altro di 13mila e, per quanto riguarda i macchinari, Fontana ha ribadito che si sta ragionando con aziende straniere. L’ospedale in Fiera «può essere una straordinaria boccata di ossigeno nella corsa per trovare letti di terapia intensiva – ha sottolineato l’assessore regionale al Welfare di Regione Lombardia, Giulio Gallera -. Siamo molto fiduciosi, reggeremo finchè non sarà pronto questo luogo».

Costi. «Finanziamenti privati sono pronti a coprire quasi tutta la spesa», ha aggiunto Fontana. In tutto, secondo le stime si parla di circa 10 milioni di euro, cui si deve aggiungere il costo di tutte le apparecchiature elettroniche.

Tempi. «A partire da tempo zero in dieci giorni saremo operativi, ha specificato il presidente della Fondazione Fiera Enrico Pazzali. Il tempo zero si intende come il momento in cui saranno disponibili i materiali necessari per allestire l’ospedale. «La sfida – ha aggiunto Pazzali – è essere più bravi dei cinesi».

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Bertolaso. Del progetto si occuperà Guido Bertolaso, ex capo della Protezione Civile e ora consulente del governatore Fontana: «Sono qui in punta di piedi, darò una mano con il mio team e sono sicuro che riusciremo a fare un lavoro straordinario anche con la collaborazione della Protezione Civile nazionale e di tutte le forze migliori del nostro Paese». E ancora: «Stiamo cercando di combattere una guerra contro un nemico invisibile, terribile, molto più pericoloso di tanti eserciti che, nei secoli passati, abbiamo combattuto per la libertà di questa nazione. E’ bene che tutti diano un contributo senza se e senza ma, guardando solo all’interesse comune».

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