Il sindaco Sala è intervenuto durante la Civil Week Lab organizzata dal Corriere della Sera per parlare di Terzo Settore a Milano.
Orgoglio. Il primo cittadino tiene a sottolineare il proprio orgoglio per il modo in cui i milanesi hanno affrontato la pandemia. «Milano poteva crollare sotto i colpi della pandemia – dichiara Sala -. Se crollava sarebbe crollata la Lombardia e l’intero Paese. Se così non è stato dobbiamo dire grazie ai cittadini, non alla politica».
Alla domanda su quanto tempo ci vorrà per ritornare ai livelli post expo, Sala conferma che ci sarà bisogno di tempo e pazienza. «Se non ci sarà una recrudescenza della pandemia – sottolinea il sindaco – impiegheremo circa 2-3 anni per tornare ai livelli pre Covid».
Terzo Settore. «Questo stop inaspettato -aggiunge Sala – ci obbliga a ripensare alle politiche di welfare, dell’ambiente e della mobilità. Bisogna accelerare verso una nuova visione».
In questa riflessione va riconsiderato anche il ruolo del Terzo Settore. «La solidarietà è la cartina tornasole del nostro paese – ricorda il primo cittadino -: tanti si impegnano, ma manca spesso l’organizzazione. La pandemia ci ha obbligato a cambiare in fretta la struttura».
A Milano questa ha preso forma nella rete “Milano Aiuta”. «Qui abbiamo una visione più strutturata che altrove – conferma Sala -. Non interpelliamo il terzo settore solo quando ne abbiamo bisogno, ma il nostro rapporto è solido e continuativo».
Ricandidatura. C’è anche spazio per una battuta su una possibile ricandidatura di Sala. «Non so se mi ricandiderò o meno – nicchia il sindaco -, si figuri se le lascio fare lo scoop».