Sala: «State in casa il più possibile»

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«Il mio invito, semplicemente, è di stare in casa il più possibile. Diamo una dimostrazione di realismo e di buon senso». E’ l’appello del sindaco di Milano, Giuseppe Sala, che ha scritto un lungo post sulla sua pagina Facebook.

 

«Dobbiamo cambiare le nostre abitudini di vita – aggiunge il primo cittadino -, dobbiamo evitare il più possibile contatti non strettamente necessari. E ve lo dice uno che in queste settimane ha sempre sostenuto che le regole vanno applicate e non discusse, ma che ha anche cercato di mantenere alta la speranza e la volontà di non fermarsi di fronte alle difficoltà. Solo se saremo uniti e non minimizzeremo la situazione potremo superare questo momento difficile. Spieghiamolo bene ai nostri figli, prendiamoci cura degli anziani. Tenendo presente un punto fondamentale: capire come si sta agendo per adeguare le struttura sanitaria delle nostre Regioni dell’emergenza».

Comunicazione. «Milano, piaccia o no, è il cuore del Paese – ha aggiunto Sala -. Stamattina ho ascoltato il Presidente del Consiglio lamentarsi della fuga di notizie. Non va bene, infatti, che il Sindaco e il Prefetto di Milano sappiano di queste norme dai media». «Detto tutto ciò – evidenzia ancora il sindaco – garantisco il mio massimo impegno per far sì che le decisioni prese trovino la migliore applicazione possibile, sapendo che non sono ancora sufficientemente chiare e che lo dovranno diventare in fretta. Servirà tanto, tanto buon senso. Di chi governa e dei singoli cittadini».

Danni. «È più che ovvio che siamo in emergenza sanitaria, ma il blocco di un quarto del Paese, che però in termini economici vale tre quarti, produrrà danni incalcolabili alle famiglie italiane. Mi aspetto dal Governo una risposta rapida e decisa su questo fronte».

Una risposta «che non si risolva in misure fiscali ma che preveda forti iniezioni di liquidità. Sono già pronto per lavorarci con tutte le Istituzioni», ha aggiunto. I danni economici dovuti all’emergenza sanitaria secondo Sala si faranno sentire «non per qualche settimana, ma per un lungo periodo. Non è una questione di PIL, ma di reddito familiare. Di chi perderà il lavoro, di chi è già in difficoltà e vedrà peggiorare la sua situazione. Si vive sempre giorno per giorno, ma una comunità che non riesce a guardare avanti è persa. – ha concluso -. Serve un grande investimento finanziario per supportare un territorio che traina l’Italia da decine di anni».

Coronavirus - Sala
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