Il Comune di Milano è pronto ad investire 2,8 milioni di euro per l’acquisto di prefabbricati e strutture leggere temporanee utili per ampliare gli spazi a disposizione delle scuole in vista delle riaperture a settembre.
Modalità temporanee. «Nelle scorse settimane abbiamo avviato una dettagliata mappatura degli spazi delle scuole interni come aule, palestre, atri e corridoi, e di quelli esterni ai muri della scuola, come parchi, biblioteche, centri culturali, marciapiedi, pezzi di piazze prospicienti agli ingressi – ha spiegato l’assessore all’edilizia scolastica Limonta -. A settembre la scuola deve tornare ad essere protagonista e non si possono trasformare le scuole in uffici e reparti ospedalieri, prestando attenzione solo al distanziamento».
Il poco tempo a disposizione e la temporaneità di queste soluzioni inducono a sfruttare obbligatoriamente gli spazi esterni.«Sarà necessario uscire dai confini delle scuole – ha sottolineato ancora l’assessore – usando strutture sia comunali che non comunali per garantire il distanziamento e un percorso didattico ed educativo altissimo. Stiamo pensando di allestire strutture temporanee e provvisorie».
Tempo pieno. Un altro punto fondamentale per Limonta è garantire il tempo pieno come nell’epoca pre Covid. «Non vogliamo ridurre il tempo scuola. A settembre devono esserci le condizioni di garanzia del tempo scuola come è stato fatto fino a febbraio 2020 – ha aggiunto l’assessore -. Il 95 per cento delle scuole di Milano funziona con il tempo pieno e questo deve essere ancora garantito, anche a settembre».
Per far sì che ciò avvenga tenendo anche conto del distanziamento sociale sarà necessario implementare il personale scolastico. «Il primo di settembre ogni istituto dovrà avere tutti gli insegnanti necessari, il personale Ata e di segreteria – ha concluso Limonta -. Ci dovranno essere graduatorie di insegnanti supplenti a disposizione dei dirigenti scolastici: se un insegnante si ammala non si può dividere il gruppo in altre classi per le regole del distanziamento».