Il caporalato non si presenta solo nei tristemente noti campi di pomodoro, ma “corre” anche sulle due ruote. Nel mirino della Procura di Milano sono finiti i rider della compagnia Uber Italy Srl, filiale della celebre compagnia americana. Le indagini hanno dimostrato quanto i fattorini del cibo fossero sottoposti a condizioni di sfruttamento.
Commissariamento. Il fascicolo d’inchiesta fu aperto alcuni mesi fa dal Pm Paolo Storari e il procuratore aggiunto Alessandra Dolci, a capo della Direzione distrettuale antimafia di Milano. Gli elementi raccolti, grazie alle indagini che si sono estese su tutto il territorio nazionale, hanno confermato l’accusa di sfruttamento dei riders di Uber Eats, servizio di consegna a domicilio di cibo collegato al più famoso servizio di noleggio auto.
Per tale motivo è stato dato ordine alla Guardia di Finanza di procedere con il commissariamento della filiale italiana.