Ciclabili mozzafiato: ottobre è il mese delle gite fuori porta

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Ottobre è il mese perfetto per le gite fuori porta sulle ciclabili: l’ideale per pedalare tra paesaggi alpini, borghi e verde.

 

QUI VALGANNA
Lungo la tranvia di inizio Novecento
L’itinerario ha inizio a Ganna, paesino a 12 chilometri da Varese, attraversa la verde Valganna con i suoi antichi borghi ricchi di scorci suggestivi: merita una sosta la Badia di San Gemolo a Ganna del XII secolo, il Maglio di Ghirla, il Parco dell’Argentera a Gaggio, ed i paesi di Lavena e di Caslano in Svizzera.

Per 4,3 chilometri la pista ciclabile è stata realizzata recuperando il tracciato della dismessa tranvia che ha collegato da inizio Novecento al 1955 Varese con Ponte Tresa, testimonianza di un’epoca in cui tutto il territorio del Varesotto e la vicina Svizzera erano collegate da una fitta rete di trasporti su rotaie, da notare che lungo il percorso è possibile ancora incontrare alcune vecchie stazioni in stile liberty.
Distanza: 12,9 km fino a Laveno, 18 km fino a Caslano

QUI VALTELLINA
Sulle rive dell’Adda fra vigne e incisioni
Il Sentiero Valtellina, lungo il fiume Adda, collega Bormio a Colico toccando destinazioni particolari: il Palazzo Visconti Venosta o il Palazzo Salis, il Santuario della Madonna di Tirano o il Forte Montecchio Nord. Altre meraviglie sono le incisioni rupestri o l’emozione di poter pedalare tra le vigne dove maturano le uve di nebbiolo del vino DOCG Valtellina Superiore Grumello.

Nel corso dell’itinerario incontrerete il Forte Montecchio della Prima Guerra Mondiale e quello di Fuentes, edificio militare spagnolo seicentesco raggiungibile in bici seguendo una piccola deviazione adeguatamente segnalata. Nelle vicinanze del percorso non mancano le occasioni per fare rafting o canoa lungo il fiume Adda o gli incontri con gli animali nella splendida Riserva Faunistica del Pian di Spagna.
Distanza: 114 km

QUI VALBREMBANA
Dove un tempo correvano i treni a vapore
È la gemella della pista ciclabile valle Seriana e percorre completamente l’ex sedime della ferrovia della valle Brembana ed è caratterizzata da gallerie scavate direttamente nella roccia ed illuminate. La ex ferrovia entrò in servizio nel 1906, da Bergamo a San Pellegrino Terme. Ci vollero altri vent’anni, però, per completare il tratto fino a Piazza Brembana.

Il trenino di valle rimase in funzione fino al 1966, quando fu sostituito da un autobus. La ciclabile Val Brembana parte da Zogno ed arriva a Piazza Brembana, per la maggior parte del tracciato è ben segnalata ed è quindi difficile perderne la traccia. Solo in tre brevi tratti la pista si trova su strada, molto caratteristiche sono le gallerie e le varie centrali idroelettriche che si trovano lungo la strada, costruite negli anni ‘30.
Distanza: 23 km

QUI VALLE DEL MINCIO
Fra specie protette e mulini a vento
Seguendo il corso del fiume Mincio, la pista ciclabile ad esso dedicata parte da Peschiera del Garda e raggiunge Mantova. La pista ciclabile del Mincio attraversa l’omonimo parco naturale regionale, area protetta che interessa proprio la valle del fiume dal Lago di Garda fino alla sua confluenza nel Po e che ospita molte specie di volatili, tra cui cicogne, aironi, falchi di palude e pellegrini.

Si snoda poi sull’argine destro del Mincio fino a Monzambano, dove passa all’argine sinistro; da qui prosegue verso Valeggio sul Mincio e Borghetto sul Mincio. Questo percorso offre la possibilità di visitare piccoli paesi e borghi dal fascino antico, dove si possono sorgono fortificazioni, palazzi ducali e altre attrazioni culturali. Molto suggestivo è il borgo medievale Borghetto sul Mincio che sorge tra i mulini a vento caratteristici della zona.
Distanza: 45 km

QUI CANALE VILLORESI
Dalla diga del Panperduto all’Adda
La pista ciclabile del Canale Villoresi attraversa la campagna Lombarda, costeggiando l’intero tratto del Canale Villoresi, lo storico corso d’acqua realizzato per l’irrigazione dei campi alla fine dell’Ottocento dall’ingegnere Eugenio Villoresi. Il viaggio inizia alle dighe del Pan Perduto, nella provincia di Varese e termina a Cassano d’Adda. Il percorso si mantiene più alto costeggiando il suggestivo borgo di Tornavento con il suo ponte in ferro di fine 1800 e la sua terrazza panoramica sulle Alpi Occidentali.

Proseguendo, si arriva al comune Parabiago e poi, subito dopo aver superato la piccola Abbazia della Colorina del XVII secolo. Pedalando nel verde presto si giunge al Parco delle Groane, 8000 ettari di area naturale, delineato dalla presenza di brughiere e poi a Villa Arconati di Bollate. L’apparizione della ruota idraulica di Groppello indica l’arrivo dell’itinerario sull’Adda.
Distanza: 85 km


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