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09. 10. 2024 11:13

Electric Sound Village nuovo spazio a Cremona, il direttore Prinzivalli: «Porto i cimeli rock nella patria della liuteria»

La manifestazione fieristica dedicata alla musica è in programma dal 27 al 29 settembre

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Una bella novità quest’anno ci attende in occasione di Cremona Musica International Exhibitions and Festival, la manifestazione fieristica in programma dal 27 al 29 settembre, alle Fiere di Cremona. Nasce infatti un nuovo spazio, l’Electric Sound Village (cremonamusica.com/electric-sound-village), che dialoga con la tradizione di un territorio vocato per la musica e la liuteria. «È fondamentale gettare le basi per creare un dialogo in un territorio unico al mondo», dice Stefano Prinzivalli, Direttore artistico di Electric Sound Village.

Il direttore Prinzivalli: «Tante storie dietro a ogni strumento in mostra, come quella volta che Keith Richards…»

 

Electric Sound Village
 

Cosa dobbiamo aspettarci a Electric Sound Village?
«Una scintilla, il desiderio di creare una connessione tra l’artigianalità della liuteria classica, così viva e presente in questo territorio, le tecniche, la storia e la tradizione con l’universo della chitarra elettrica. Si parte delle prime chitarre degli anni Cinquanta simbolo di espressività e altissima artigianalità dei liutai».

Qual è l’obiettivo?
«Vogliamo raccontare la storia della musica rock, dal famoso Rock around the clock fino ad oggi: 70 anni di musica fra generi, sottogeneri, influenze ma anche commistioni tra arte, società e cultura».

Ci saranno solo chitarre?
«Saranno esposti anche amplificatori, pedali, cavi e sintetizzatori: si terranno poi workshop sulla cura e manutenzione di questi strumenti, meeting sulla loro storia, e performances: ad esempio, domenica 29 settembre, Giuseppe Scarpato, produttore e chitarrista storico di Edoardo Bennato, si esibirà con la violinista Lena Yokoyama e il violoncellista Alessandro Copia. Un dialogo fra chitarra elettrica e strumenti di liuteria classica».

Ci può anticipare qualche chicca dell’area espositiva?
«Sarà esposta una selezione di oggetti della collezione Made in rock APS: una delle prime chitarre utilizzate da B.B. King, una Stratocaster V56, un basso di Sting, una chitarra utilizzata da Steve Vai, uno degli amplificatori di David Gilmour e un altro di Keith Richards, solo per citarne alcuni».

Il suo pezzo preferito?
«L’amplificatore del 1964 di Keith Richards, perché ha una storia “molto rock”: è stato salvato durante un concerto in un locale a Blackpool, dove scoppiò una rissa».

Vogliamo conoscere i particolari…
«Un gruppo di scozzesi, iniziò a inveire e sputare addosso Keith Richards che si stava esibendo sul palco e che, ovviamente, non la prese affatto bene. Ne nacque una mega rissa, il concerto venne interrotto e il locale fu semi distrutto. L’unico oggetto che si salvò miracolosamente fu questo amplificatore».

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