Fiera di Sant’Orso, la celebrazione della creatività delle genti di montagna

La millenaria Foire dell’artigianato. Torna la Fiera di Sant’Orso, la celebrazione della creatività delle genti di montagna. Appuntamento ad Aosta per il più grande evento popolare della Vallée

fiera sant'orso
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Ogni anno da più di mille anni, il 30 e 31 gennaio, artisti e artigiani valdostani espongono i frutti del proprio lavoro alla Fiera di Sant’Orso, lungo le vie del centro di Aosta.

 

Anche quest’anno l’evento di punta del calendario fieristico valdostano torna da domani ad animare il centro cittadino, all’interno e a fianco della cinta muraria romana. Nel Medioevo la fiera si svolgeva nel Borgo di Aosta, in quell’area circostante la Collegiata che porta il nome di Sant’Orso. Racconti leggendari narrano che tutto ha avuto inizio proprio di fronte la chiesa dove il Santo, vissuto anteriormente al IX secolo, sarebbe stato solito distribuire ai poveri indumenti e sabot, tipiche calzature in legno ancora oggi presentate alla fiera.

In fiera sono presenti tutte le attività tradizionali: scultura e intaglio su legno, lavorazione della pietra ollare, del ferro battuto e del cuoio tessitura del drap, la tipica stoffa in lana lavorata su antichi telai di legno, merletti, vimini, oggetti per la casa, scale in legno, botti.

Fiera di Sant’Orso: un’esperienza unica

Gli espositori attesi sono 1.119, di cui 908 dei settori della tradizione locale. Non è tanto l’aspetto commerciale che spinge gli espositori a partecipare all’evento, quanto il desiderio di uscire dal proprio laboratorio per cercare il contatto con un pubblico che sa apprezzare il lavoro di qualità e la creatività, frutto di tradizioni che hanno radici secolari.

Allo stesso modo, chi visita la fiera non lo fa solo alla ricerca di un buon acquisto, magari utile nella pratica quotidiana, o di un oggetto di qualità per abbellire la casa, ma anche per respirare un’atmosfera unica. Durante la fiera è possibile anche visitare l’Atelier des Métiers, esposizione delle opere artistiche degli artigiani di professione. La kermesse è anche musica e folklore, e l’occasione per degustare vini e prodotti tipici.

Il padiglione enogastronomico ospita infatti le produzioni agroalimentari tipiche della regione. Nell’area del Teatro Romano si potranno degustare, nei due giorni di fiera, piatti da asporto di street food valdostano, preparati con prodotti valdostani di eccellenza, proposti da alcune aziende locali.

Nei punti informazione della Fiera sono disponibili i menu dei ristoranti che propongono, su iniziativa della Confcommercio, piatti legati al territorio. La festa popolare culmina nella Veillà, la veglia nella notte fra il 30 e 31 gennaio, che vede le vie del centro cittadino illuminate e piene di gente fino all’alba.

Info su www.regione.vda.it

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