Molti paesi della Regione hanno trasformato vie e muri in gallerie a cielo aperto, musei diffusi colorati dall’estro di famosi artisti italiani e studenti delle maggiori accademie, ecco i principali:
QUI BERGAMO
La natura di Calcio
È datata 1995 l’iniziativa Narrano i muri, voluta dall’Amministrazione comunale di Calcio, di decorare gli edifici per fissare i momenti più significativi della sua storia e delle sue tradizioni. Sono stati coinvolti sia artisti di calibro provenienti dai territori limitrofi, quali per esempio Giovanni Repossi, Trento Longaretti, Angelo Boni, che giovani emergenti delle Accademie di Belle Arti di Brera, Sassari, e persino Birmingham, Vienna, Barcellona. L’itinerario culturale all’aperto attualmente allinea sui muri delle vie del paese 38 racconti di artisti diversi ed è parte integrante del patrimonio storico e culturale calcense. I murales rispecchiano tutte le caratteristiche del comune non solo riguardante la storia della Signoria Calciana tra indipendenza, contrabbando e Risorgimento Italiano ma anche rappresentando la natura circostante del territorio.
QUI COMO
L’enorme galleria di Cadorago
Cadorago in provincia di Como accoglie un’importante iniziativa culturale che nasce come celebrazione del ventennale del Premio di pittura Lario Cadorago, svoltosi fino al 1988. Si tratta di Murarte 90 che ha portato ad esporre in permanenza sui muri del paese centinaia di opere d’arte, trasformando le vie di Cadorago nella galleria d’arte all’aperto più grande d’Italia. Questo al fine di rendere l’arte un bene di dominio pubblico, gratuitamente fruibile. Il numero degli artisti che hanno aderito al progetto è enorme. Murarte 90 attualmente può vantare un totale di oltre 300 opere eseguite da 233 artisti nazionali ed internazionali che spaziano dalla pittura alla scultura alla ceramica. Le opere pittoriche abbracciano differenti tecniche di esecuzione comprendenti affresco, graffito e acrilico.
QUI MANTOVA
Guidizzolo e i “suoi colori”
Ai piedi delle colline moreniche del Garda sorge un borgo per secoli conteso da Mantova, Brescia, Verona e Milano: è Guidizzolo dove nel 2006 nasce la Fondazione NonSoloArte Franco Bombana. Grazie alla collaborazione tra la Fondazione e il Comune, il festival Guidizzolo in Arte prevede per quattro anni consecutivi che le pareti delle case paesane siano dipinte con murales, per portare l’arte per le strade. Dal 2007 al 2010, infatti, gli artisti vengono chiamati per sviluppare, ognuno secondo la propria sensibilità, tematiche predefinite: le diverse edizioni del festival prendono il nome di I colori della velocità, I colori della moda, I colori della pace, I colori delle star. Percorsi tematici che portano a realizzare trenta murales, fra cui quello con Tazio Nuvolari.
QUI VARESE
Il pioniere Arcumeggia
È stato il primo paese dipinto al mondo. E ancora oggi è la principale rappresentazione globale di questo particolare stile d’arte popolare: gli affreschi non più dipinti nelle chiese o nelle dimore nobiliari ma sui muri delle case. Era il 1956 quando Arcumeggia fu scelta come sede della manifestazione Pittori in vacanza, nell’intenzione di richiamare artisti delle maggiori tendenze italiane della metà del Novecento. A rispondere alla chiamata, insieme al varesino Giuseppe Montanari, furono in molti: Achille Funi, Eugenio Tomiolo, Gianfilippo Usellini, Francesco Menzio, Fiorenzo Tomea, Giovanni Brancaccio, Enzo Morelli, Bruno Saetti e Ferruccio Ferrazzi. Fu un successo e l’esperimento proseguì fino agli anni Settanta con Aligi Sassu, Remo Brindisi, Giuseppe Migneco, Gianni Dova, Aldo Carpi e Umberto Faini e Innocente Salvini.
QUI PAVIA
Le opere della Lomellina
Di solito un paese d’arte è un luogo che in passato ha accumulato tesori artistici e architettonici ora da ammirare e conservare. Gravellona no. Con la sua frazione Barbavara, ha cominciato ad accumulare opere artistiche, i murales, nel 1992 e da allora ha dipinti, mosaici, sagome, ceramiche, oggetti del passato, arredi, trasformando il brutto in bello, il grigio in colore, il triste in allegro fondendo sperimentazione artistica con arte popolare nei campi, nelle strade, sui tetti, sulle case. Dal 2012, Gravellona ospita una spettacolare galleria di riproduzioni di quadri dell’800 italiano. Inoltre, ogni anno, le prime settimane del mese di giugno, a partire dall’anno 1996, viene organizzata la “Festa dell’Arte”. La festa coinvolge tutto il paese, e per ogni edizione viene installata una differente opera artistica nel paese.