Ravenna si tinge di giallo e… noir

Ravenna
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L’horror, il giallo e il noir si incontrano nella città dei mosaici. Torna il festival letterario GialloLuna NeroNotte che animerà le strade di Ravenna con appassionati lettori e divoratori di gialli, da venerdì 26 ottobre, fino al 4 novembre. Organizzato dall’Associazione culturale Pa.Gi.Ne., la kermesse presenta molte novità e preziose collaborazioni nel duecentesimo anno dalla prima pubblicazione di Frankenstein di Mary Shelley, pubblicata in forma anonima per la prima volta nel 1818, e negli ottant’anni della trasmissione radio La guerra dei mondi realizzata da Orson Wells.

INCONTRI LETTERARI • Sabato prossimo, 27 ottobre, alle 18.00 la casa editrice Neri Pozza presenterà la prima edizione italiana della versione originale di Frankenstein. Saranno inoltre presenti, per l’incontro dal titolo “La fantascienza nasce donna”, le scrittrici: Emanuela Valentini, Nicoletta Vallorani e Francesca Bertuzzi. Gli 80 anni della trasmissione radio La Guerra dei Mondi realizzata da Orson Welles, dal romanzo omonimo di Herbert G. Wells, è di ispirazione per una mostra dal titolo Urania e gli altri mondi dedicata a Franco Brambilla, creatore delle copertine di Urania alla Manica Lunga della Classense.

A questa sono collegati l’incontro con l’artista e gli scrittori di fantascienza Maico Morellini e Dario Tonani (domani alle 18.00) e la serata omaggio alla storica trasmissione radiofonica di Wells (martedì 30 ottobre 21.00). Rinnovata anche la collaborazione con il Ravenna Nightmare Film Fest, in quei giorni in città: venerdì 2 novembre alle 18.00 al Palazzo dei Congressi arriverà Giancarlo de Cataldo.

«Un genere sempre attuale»
I consigli letterari di Nevio Galeati

«L’idea del festival è nata sedici anni fa per iniziativa di un gruppo di semplici appassionati di lettura», racconta a Mi-Tomorrow il direttore del festival Nevio Galeati. «Siamo giornalisti, pubblicitari e qualcuno si cimenta anche con la scrittura», aggiunge.

Non è facile divertire il grande pubblico con la letteratura…
«Dipende sempre da come la si racconta. Se facciamo conferenze paludate con toni cattedratici la gente si annoia e non viene più. Se invece presentiamo grandi libri, senza trascurarne il grande valore politico e culturale, attraverso incontri che vogliono intrattenere più che insegnare, il pubblico di incuriosisce e ascolta».

Su quali temi vi focalizzerete quest’anno?
«Per tutti siamo “quelli del giallo” ma questa edizione abbiamo fatto una scelta osè, introducendo la fantascienza approfittando del duecentesimo anno dalla prima pubblicazione di Frankenstein, puntando soprattutto sulla fantascienza scritta dalle donne. Nel secondo weekend, però, torneremo sui nostri passi proponendo incontri ed eventi legati a gialli e noir».

Il mondo anglosassone ha una grande tradizione, ma in Italia il giallo ha avuto una buona diffusione solo negli ultimi tempi. Perché?
«Gli autori che hanno fatto un ottimo lavoro di ricerca letteraria e a livello di trama, introducendo temi molto attuali: l’immigrazione, la violenza sulle donne e la disoccupazione».

Quali sono gli ultimi libri che ha letto e che lascerebbe su una panchina per il book crossing?
«Consiglio sempre l’amico Carlo Lucarelli che è da poco uscito con Peccato mortale, un’indagine del commissario De Luca, un tuffo nei 45 giorni tra la caduta di Mussolini e l’armistizio dell’8 settembre 1943. Come donne Annamaria Fassio e il suo Donne da uccidere fra i Gialli Mondadori e Paola Barbato che costruisce storie inquietanti ma sempre interessanti».