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18. 04. 2024 15:20

Alla scoperta della Valsesia: 5 percorsi tra natura incontaminata, borghi storici e patrimoni Unesco

Dal Sacro Monte di Varallo al parco naturale Lame del Sesia. Cinque tappe per scoprire le bellezze ai piedi del Monte Rosa

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Valsesia: ai piedi del Monte Rosa si celano valli dove la natura è incontaminata, tra borghi storici e patrimoni Unesco.

Alla scoperta della Valsesia: 5 percorsi

 

IL SACRO MONTE DI VARALLO

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Il complesso del Sacro Monte a 608 metri, su un’altura rocciosa che domina Varallo e offre scorci molto suggestivi dell’intera Valsesia. Il Sacro Monte è raggiungibile a piedi seguendo un percorso di venti minuti in salita che parte dal centro di Varallo e che idealmente rappresenta il percorso di ascesa al Calvario di Gesù; oppure, in auto dalla Frazione Crosa di Varallo e tramite funicolare. È il più antico dei sacri monti italiani, nato nel 1491 dall’idea di Bernardino Caimi che, di ritorno da un viaggio in Palestina, pensò di riprodurre a Varallo quei luoghi. Sorse così, nel cuore della Valsesia, una “Nuova Gerusalemme” per i fedeli che non potevano recarsi in Terra Santa. La sacra rappresentazione si svolge tra 45 cappelle e ognuna rappresenta un episodio della vita o della Passione di Gesù che viene portata in scena da 800 statue in legno e terracotta policroma a grandezza naturale e più di 4.000 figure a fresco.

Valsesia - Alagna
Valsesia – Alagna

ALAGNA

Collocato a 1200 metri di altitudine lungo il corso del fiume Sesia, ai piedi della parete Sud del Monte Rosa, Alagna è l’ultimo paese in Valsesia e rientra nel territorio protetto del Parco Naturale Alta Valsesia, il più alto in Europa. Di antica origine Walser, la popolazione di Alagna giunse in Valsesia da Macugnaga intorno al XIII secolo, e ancora oggi il piccolo paese ha mantenuto intatte le caratteristiche di un tempo. La testimonianza più significativa di questa discendenza è rappresentata dalle tipiche frazioni walser, raggiungibili dal centro paese con brevi passeggiate sulle mulattiere, e dal Museo Walser. Da sempre amato da escursionisti ed alpinisti provenienti da tutto il mondo, impegnati sia in percorsi alla portata di tutti che in vie destinate agli alpinisti più esperti: molto praticata in estate l’ascesa alpinistica alla Capanna Regina Margherita a quota 4.552 metri, il rifugio più alto d’Europa.

Valsesia - le grange
Valsesia – le grange

LE GRANGE

Quando si parla pianura vercellese si fa riferimento alle “terre d’acqua” e non si può non ricordare una realtà affascinante, carica di storia e arte: le grange. Le grange, letteralmente “granai”, erano antiche corti e centri agricoli all’interno dei quali i conversi, i monaci cistercensi staccati dal convento bonificavano terreni per renderli adatti alle coltivazioni. Le grange sono ancora visibili tra Trino, Crescentino e Larizzate e avevano il proprio fulcro nell’Abbazia di S. Maria di Lucedio: fondata nel 1123, acquisì da subito numerosi possedimenti, ognuno dei quali faceva capo a una grangia. Altri territori sono Montarolo, Ramezzana, Castelmerlino, Leri e Montarucco e la strada che da Larizzate conduce a Crescentino, soprannominata “strada delle grange” con la Tenuta Veneria che fece da sfondo al celebre film neorealista Riso amaro del regista Francesco De Santis e San Genuario.

Valsesia - Gattinara
Valsesia – Gattinara

GATTINARA

Borgo franco medievale, si trova sulla sponda destra del fiume Sesia, sulla strada che collega Vercelli alla Valsesia. Cittadina racchiusa da edifici porticati è famosa soprattutto per il pregiato omonimo vino D.O.C.G. Gattinara, ottenuto dai vitigni di Nebbiolo. All’estremità della città, si trova la Parrocchia di San Pietro del XIV secolo che presenta una facciata di stile lombardo-ogivale in laterizi con decorazioni in cotto. Altri edifici religiosi degni di nota sono: la Chiesa di San Francesco che conserva all’interno un altare maggiore in legno, la Chiesa di Santa Marta, la Chiesa del Santo Rosario e infine la seconda parrocchiale di Gattinara, San Bernardo. Tra gli edifici da visitare: il Palazzo Comunale, le rovine del Castello di San Lorenzo e la Torre delle Castelle. A due chilometri dal centro del paese c’è il Santuario di Santa Maria di Rado con la statua lignea quattrocentesca della Madonna Bruna.

Parco naturale sesia
Parco naturale sesia

IL PARCO NATURALE LAME DEL SESIA

Le “lame” sono formazioni di palude derivate dalle anse abbandonate dal fiume che ha modificato il proprio corso. Questo è il regno dei canneti, dei gialli nannufari sulle acque ferme e dei salici sulle sponde. Si tratta di un habitat ideale per: aironi, garzette, nitticore, cormorani e alcune rarità, come la spatola e l’ibis sacro. Ad Albano Vercellese, sede dell’Ente di gestione, il Museo Ornitologico delle Lame del Sesia espone circa 500 esemplari di fauna selvatica. La Riserva Naturale Speciale Isolone di Oldenico, parte del Parco Lame del Sesia, ospita una garzaia tra le più popolate d’Italia, dove nidificano garzette, aironi cenerini, cormorani e aironi guardabuoi. Nei periodi appropriati il birdwatching si può praticare nei capanni d’osservazione attrezzati del Parco. Anche la Garzaia di Villarboit è Riserva Naturale Speciale protetta ed è formata da un pioppeto e risaia e da un bosco con robinie, olmi campestri e ontani neri.

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