La birra che fa bene: Malnatt

malnatt
malnatt

Può bastare una birra per riscattarsi: è il senso di Malnatt, il progetto brassicolo di Milano che si traduce proprio in una birra (buona al punto da essere sponsorizzata dal sindaco Giuseppe Sala su Instagram) in grado di accendere l’attenzione sul valore del reinserimento di detenuti ed ex-detenuti nel mondo del lavoro.

Malnatt nasce, infatti, dalla collaborazione tra i tre istituti penitenziari milanesi (Bollate, Opera e San Vittore) e un gruppo di imprenditori ed esercenti del territorio, con il supporto del Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria e del Comune. Grazie alla filiera birraria, Malnatt darà un’opportunità concreta di formazione e lavoro, nelle fasi di produzione, presso l’Azienda Agricola La Morosina nel Parco del Ticino, e di distribuzione presso la società Pesce.

Il risultato è duplice: reinserire almeno dieci detenuti o ex-detenuti e generare risorse economiche per gli istituti da destinare ad attività di recupero dei carcerati e di formazione della Polizia Penitenziaria. Si stima che, a fronte della vendita di un volume di circa 1.000 ettolitri, si potranno finanziare progetti per un valore minimo di circa 20.000 euro all’anno.

Volete provarla? Sappiate che ci saranno tre le linee: Malnatt San Vittore, birra chiara non filtrata di solo malto d’orzo, Malnatt Bollate, birra di frumento, Malnatt Opera, birra rossa. Aggiornamenti su birramalnatt.it.


www.mitomorrow.it

www.facebook.com/MiTomorrowOff/