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25. 04. 2024 15:24

Ciclabile popolare? No, clandestina

Il progetto è risultato vincitore 3 anni fa al bilancio partecipativo ma bocciato dai test del Comune. I residenti non hanno accettato questo verdetto

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Sì, ci hanno provato davvero. Con un blitz notturno due notti fa è stata disegnata una lunga striscia bianca e il simbolo della bicicletta che si ripete per tutto il tragitto sul cavalcavia Bacula, tra piazzale Lugano e piazzale Lotto. L’hanno chiamata la «pista ciclabile popolare», nel punto in cui lo scorso 18 luglio una giovane ciclista è stata travolta da un’auto. Siamo, dunque, alla ridefinizione della viabilità cittadina dal basso. Anzi, dai social, visto che la mobilitazione è partita con un tam tam su Facebook sulla piattaforma «Sai che puoi?».

Le politiche green ad ogni costo fanno perdere di vista la sicurezza?

Il progetto di questa ciclabile era nato tre anni grazie alle mille firme raccolte da Silvia Di Stefano e Valenti Milazzo, vincendo il bilancio partecipativo, ma senza vedere mai la luce. I test del Comune avevano dato risultato negativo per una serie di motivazioni tecniche e plausibili. La ciclabile clandestina (più che popolare) sarà quasi certamente cancellata nei prossimi giorni. Al di là degli iscritti al partito delle due ruote, il gesto si configura in una mera provocazione, forse dettata dalla speranza di forzare la mano al Comune in tempi di campagna elettorale. Ciò detto, una domanda: non è che il perseguire politiche green ad ogni costo, fa perdere di vista temi basilari come quelli della sicurezza?

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