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Milano
28. 03. 2024 11:52

C’è una città da non dare per scontata

Stiamo attraversando indubbiamente il periodo più buio degli ultimi decenni, ma un piccolo grande esercito di uomini e donne lavora senza tregue per far tornare il sereno: il racconto nel nostro editoriale di oggi

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C’è chi scalpita. C’è chi combatte. C’è chi aspetta. In queste settimane, ancora una volta inedite, a metà tra un lockdown e una farsa, vi stiamo raccontando ogni sfaccettatura di una Milano costretta per l’ennesima volta a cambiare pelle. Spesso, però, diamo per scontata quella città in prima linea. E proprio per non cadere in quest’errore, oggi e venerdì prossimo vi proponiamo due approfondimenti “sul campo”.

Nel numero odierno raccontiamo l’esperienza vissuta per una giornata a bordo di un’ambulanza, insieme a medici e volontari che sfrecciano per le strade di Milano per essere il più tempestivi possibili nel prestare necessari soccorsi a malati Covid, ma non solo.

Perché nello “scontato” rischiamo anche di archiviare tutti quegli uomini e quelle donne che hanno bisogno di cure e attenzioni. Quelli per i quali la vita si misura sul tempo di risposta di una telefonata al 118, del successivo arrivo di un’equipe medica e del trasporto nel primo ospedale disponibile.

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Venerdì prossimo vi racconteremo “il cuore grande” di Milano, con storie di chi ha scelto di donare il proprio tempo al servizio di un’emergenza. C’è una grande macchina che si muove in questo che certamente si iscriverà nella storia come uno dei periodi più bui dal Dopoguerra, certamente quello più buio dagli “anni di piombo”.

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