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25. 04. 2024 21:59

Dehors, alla fine vince il buonsenso

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Con la fine dello stato di emergenza Covid, com’è noto a livello nazionale cessa anche la possibilità per i locali di poter utilizzare i dehors gratuitamente. Eppure, stando ai dati delle associazioni degli esercenti, almeno l’80% di essi deciderà di mantenere gli spazi all’aperto pagando le tasse previste al Comune. Quella che era stata pensata come soluzione d’emergenza per salvare un settore economico importante della città è diventata una vera e propria rivoluzione urbanistica, sociale, persino culturale.

Dehors, la differenza tra centro e periferia

Un cambiamento totale del modo di vivere la città e i suoi spazi che ha avuto un tale successo da non poter più pensare di tornare indietro. Una Milano che vive di più all’aperto, che modifica le vie rendendole, in molti casi, anche più gradevoli esteticamente, più vivibili e perché no anche più sicure (con le eccezioni negative del caso, sia chiaro). Questa “rivoluzione” andrà sempre più accompagnata, con quelle misure graduali per rendere il traffico automobilistico (e la conseguente necessità di parcheggio) compatibile con questo nuovo modo di intendere gli spazi, cercando di evitare quanto più possibile lo scontro tra interessi tutti legittimi.

dehorsAl tempo stesso, è innegabile constatare come dehors e locali all’aperto siano la normalità nelle zone centrali della città e nei quartieri più dinamici, mentre in molte zone periferiche la situazione appare diversa. Una differenza che mette ancora più in luce la diversità e le disparità che esistono a Milano. Su questo una riflessione in più va fatta, aumentando gli sforzi e pensando a specifiche misure per spingere a vivere anche le periferie in maniera inedita.

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Quello che resta come traccia forte, comunque, è come la città abbia saputo affrontare un momento di grande difficoltà trovando una soluzione che ha inciso, che ha trasformato il nostro modo di vivere molto più di quanto pensassimo. Qualcosa di positivo che è rimasto. E, nonostante i silenzi di giunta, pare proprio che i milanesi siano pronti a pagare pur di non rinunciarvi.

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