Non è più tempo di “ganassa”: Milano deve fermarsi

la movida scrive al sindaco
la movida scrive al sindaco

Se qualcuno non l’avesse ancora capito bene: bisogna stare il più possibile a casa. Perché? Semplicemente perché il sistema sanitario di Milano non è più in grado di garantire a tutti le cure necessarie in caso di contagi da coronavirus o, più banalmente, per infortuni sul lavoro, incidenti in auto, malesseri di ogni genere.

 

Negli ospedali si è passati alla fase delle selezioni: si sceglie chi aiutare coi respiratori e chi lasciar morire: è la cruda e dolorosa verità. Tutte le istituzioni si sono mobilitate nelle ultime ore appellandosi al senso di responsabilità dei milanesi. Qualcuno, però, dovrebbe umilmente fare un mea culpa.

Ci riferiamo al sindaco Giuseppe Sala che, indubbiamente travolto come tutti dall’emergenza, ha trascorso le prime due settimane di ordinanze a sollecitare rapide riaperture di sedi culturali e, in generale, della vita della città.

L’hashtag #MilanoNonSiFerma, lanciato nel video trasmesso anche sui canali ufficiali del Comune di Milano e ripreso su magliette indossate dallo stesso Sala, ha prodotto l’effetto contrario che tutti i medici e scienziati chiedono alle istituzioni: Milano deve fermarsi. Con buona pace di tutti.

Aziende, ristoranti, sedi culturali, teatri, cinema, bar, negozi. E’ chiaro che, una volta chiusa l’emergenza, saremo a raccontare la conta dei danni alle imprese di ogni settore e solleciteremo risposte chiare al Comune, alla Regione, al Governo e all’inesistente Unione Europea. Ma i nodi sono arrivati al pettine e invogliare la gente a ripartire, quando non vi è alcuna condizione per ripartire, è un autogol pazzesco.

Non a caso l’appello di ieri del sindaco («Rimanete a casa il più possibile») è stato duramente criticato da tutti i nostri lettori, memori delle dichiarazioni rilasciate nei giorni precedenti. Per favore, ora più che mai smettiamola di fare i “ganassa” e atteniamoci scrupolosamente alle indicazioni che ci sono state date. E che, a nostro modesto avviso, sono ancora ambigue, se non blande. Facciamolo per la salute di tutti.

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