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20. 04. 2024 15:36

Se ci fosse qualcun altro

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Uno degli esercizi mentali che facciamo più spesso è immaginare come gestirebbe questa situazione un altro governo, un altro presidente del Consiglio, un altro presidente di Regione.

 

Governo e Regione, la qualità della classe politica

Pensiamo se ci fossero Salvini e Meloni al posto di Conte, o Gori al posto di Fontana. A volte più che un pensiero ci facciamo trascinare dal desiderio di un salvatore che arrivi e aggiusti tutto. Un jolly da giocarci. E allora giù con il nome di Draghi. Al di là delle speranze, del tifo politico, della nostra appartenenza, c’è però un’analisi prima da compiere, generale. Salvo eccezioni notevoli e degne di grandissima ammirazione, la qualità della classe politica è andata negli ultimi 30 anni sempre più degradandosi.

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Sono sopravvissuti funzionari di partito, capipopolo senza arte né parte, i politici con cultura, competenza (che non significa necessariamente titolo di studio) sono sempre più in minoranza.

Quindi possiamo fare il gioco, ma il risultato non cambierebbe in questi termini: la nostra classe dirigente non è in grado di prendere le raccomandazioni degli scienziati per poi fare valutazioni e scelte autonome. Abbiamo ministri, assessori, che dipendono troppo dai loro apparati tecnico-istituzionali, a cui si affidano per ogni norma e ogni decisione. Non c’è, quindi, l’autonomia della politica.

Governo e Regione, ordinanze e rimpianti

Si vede in ordinanze che dicono tutto e il contrario di tutto, nel linguaggio politichese, nel tono paternalistico dei discorsi pubblici che non prevede che i cittadini possano essere adulti e responsabili, anche se purtroppo non ancora vaccinati.

Viene da rimpiangere la classe politica del passato, in grado di produrre pensiero e azione, capace di essere lei a dire cosa fare alla scienza e ai tecnici (in un rapporto di ascolto e confronto), non il contrario.

Un giornalista importante coniò nel 1960 la formula, diventata poi famosa, delle “convergenze parallele”: era riferito ad altro, ma sarebbe perfetto anche per descrivere quello di cui abbiamo bisogno: di far ripartire il paese, rispettando le norme di distanza fisica tra le persone.

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