Nonni, un giorno non basta a dirvi che…

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In una Milano ormai invasa dalle “week” tematiche è tempo di fermarsi almeno per un giorno per ringraziare i nostri nonni.

 

Domani, 2 ottobre, si celebrerà ancora una volta i veri “pilastri” delle nostre famiglie. Certo, non basterebbe una sola giornata per sottolineare le peculiarità dei nonni, ma la festa di domani è una tradizione che anno dopo anno prende piede anche in Italia.

La genesi. La ricorrenza, infatti, arriva dagli Stati Uniti, ideata nel 1978 dalla signora Marian McQuade, a quel tempo madre di ben quindici figli e nonna di quaranta nipoti. In Italia la festa è stata istituita nel 2005 con lo scopo di incentrare l’attenzione delle famiglie sul ruolo di primaria importanza svolto appunto dai nonni e nonne d’Italia.

Il 2 ottobre, d’altronde, è dedicato agli Angeli Custodi. I nostri nonni restano “presìdi sociali” ineguagliabili in forte ascesa, con oltre 300mila presenze over 65 nella nostra Milano.

Welfare. I nonni si confermano colonne portanti delle famiglie, fonte di un welfare spesso irrinunciabile. Basti pensare che anche in estate, per due milanesi su tre (67 per cento), di fronte ai tanti impegni di lavoro e alle incombenze della vita quotidiana, la soluzione migliore è affidare proprio a loro i figli, perché possano trascorrere un periodo di vacanza con persone fidate senza dovervi rinunciare per via degli impegni dei genitori.

Secondo una ricerca dell’Osservatorio di Reale Mutua, i nonni di oggi a Milano sono sempre più, attivi e moderni: godono di buone condizioni di salute (48%), hanno maggiore dimestichezza con la tecnologia (38%) e un buon livello di istruzione (31%). E vivono la terza età come una seconda giovinezza: sono più propensi a concedersi svaghi e piccoli piaceri (36%), come cene, viaggi e uscite culturali, e non rinunciano all’attenzione a loro stessi e al loro benessere (18%).

Per un milanese su quattro (23%), inoltre, i nonni sono anche un’importante, e molte volte indispensabile, fonte di sostegno economico che integra il reddito familiare e mette a disposizione risorse necessarie alla vita di tutti i giorni.

Volontari. Ci sono anche 325 nonni milanesi si prodigano per i più piccoli ogni mattina. Da vent’anni con il progetto “Nonni Amici” svolgono mansioni di volontari per rafforzare i servizi di vigilanza presso le scuole: controllano e agevolano l’attraversamento della strada da parte degli alunni.

Non solo. In sei scuole l’iniziativa “A scuola ci andiamo da soli” consiste nell’accompagnamento degli alunni da parte proprio dei nonni lungo un percorso predefinito, verificato e certificato dalla Polizia Locale. Sempre a Milano, per chi è in pensione ma ha ancora voglia di fare qualcosa per i più giovani, può diventare Kaumatua, un adulto maturo che mette la propria esperienza e conoscenza a servizio delle giovani generazioni.

Nelle tribù Maori della Nuova Zelanda, vengono chiamati Kaumatua gli anziani che hanno il compito di guidare i giovani, tenuti in grande conto dalla comunità. A Milano Kaumatua è una piattaforma web nata dall’associazione no profit MilanoAltruista, che permette ai nonni di mettere a disposizione esperienza e tempo a favore della comunità e dei bambini.


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