C’è tutto un mondo da riscoprire, davvero

Qualche giorno a casa, magari leggendo un buon libro: i nostri consigli

libri da riscoprire
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Libri da riscoprire. Dobbiamo stare a casa. Punto. Così ha deciso il Governo su indicazione delle autorità sanitarie. Dobbiamo fidarci, evitare di uscire ora ci può consentire di battere il virus il prima possibile e tornare alla normalità che amiamo e alla libertà a cui non possiamo più rinunciare.

 

Libri da riscoprire, qualche consiglio

Qualche giorno a casa, magari leggendo un buon libro, perché no riscoprendo o scoprendo autori e personaggi che hanno incarnato le diverse anime di Milano. Allora qualche consiglio.

Il primo è: Il monopolio dell’uomo di Anna Kuliscioff, medico e fondatrice del Partito socialista italiano, un manifesto del femminismo più attuale che mai sebbene scritto più di 100 anni fa, visto che l’8 marzo è passato da poco.

Poi andando più avanti nel tempo c’è l’opera di Luciano Bianciardi, La vita agra oppure Il fuorigioco mi sta antipatico, raccolta dei suoi articoli sul Guerin Sportivo. Un intellettuale tagliente, anticipatore, critico nella sua eterodossia molto milanese (fu lui, immigrato a Milano dalla Toscana, a scrivere per primo, proprio sul Guerino, una frase che simboleggia la nostra città: «Milanesi non si nasce, si diventa»).

Per conoscere la città dei margini, quella che vive intorno alle tangenziali, un vero viaggio di scoperta, c’è Tangenziali di Gianni Biondillo e Michele Monina: un percorso fatto a piedi percorrendo i bordi delle tre arterie di Milano.

Per chi vuole il noir meneghino doc c’è il sempreverde I milanesi ammazzano al sabato di Scerbanenco, classico intramontabile. Se sentite il bisogno di spiritualità, potete avvicinarvi ai testi dell’indimenticabile Carlo Maria Martini, magari partendo dalle Conversazioni notturne a Gerusalemme.

Il tempo, leggendo, passa in fretta. E i libri sono strumenti per uscire, per viaggiare, per vivere pur restando chiusi in casa.

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