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20. 04. 2024 03:56

Comunali, Milano entra in campagna elettorale tra tornate e tornanti

Milano si prepara ad entrare in campagna elettorale. La posta in palio non è solo il futuro politico, ma le prospettive di un'intera città e dei suoi abitanti.

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Nei prossimi mesi il dibattito milanese sarà sicuramente centrato quasi esclusivamente sulla competizione elettorale, sulla scelta del nuovo sindaco. Può essere un’occasione irripetibile per immaginare la città del futuro, l’uscita dalla crisi post pandemia, oppure può essere il concentrato del nostro peggio.

Se sceglieremo, tutti, dai politici ai cittadini, la prima opzione, ne uscirà una Milano più forte e pronta a cogliere le sfide del domani, chiunque vinca. Se invece prevarrà la seconda ipotesi, saremo tutti più deboli e impreparati. Se prenderemo spunto dal nostro passato migliore, abbiamo più di un esempio di come Milano può superare questa crisi drammatica.

Dal sindaco Caldara, che gestì il primo dopo guerra, a Greppi, che lanciò la ricostruzione post ‘45, fino ad Aniasi – che gestì una fase complicatissima dopo la strage di Piazza Fontana – e Tognoli, che pose le basi perché la transizione da città industriale a post industriale avvenisse senza un’esplosione del dramma sociale.

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Se ci guardiamo indietro, insomma, possiamo capire un aspetto fondamentale: se riusciremo a far crescere una dialettica di pensieri “lunghi”, abbiamo più di una speranza di far tornare il mondo a Milano e di far tornare Milano nel mondo, di dare risposte a migliaia di milanesi che sono già colpiti dalla crisi e a quello che inevitabilmente lo saranno, di dare risposte alle giovani e ai giovani che hanno perso già troppo del loro tempo più prezioso, di far diventare le donne protagoniste della nuova città che nascerà dalle ceneri, si spera, del Covid.

Se, invece, la discussione e la battaglia sarà solo sulle opinioni del momento, sulla cronaca spicciola, questa volta rischiamo davvero di restare al palo e di non riuscire a tornare a camminare come siamo abituati da sempre. Più che davanti a una tornata, siamo davanti a un tornante della storia: bisogna sapere che direzione prendere. E conta più degli umori del momento.

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