Un altro anno di Mi-Tomorrow: quanto ci piace essere local pop

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«Si ama quello che colpisce e si è colpiti da ciò che non è ordinario»: in questa massima di Aristotele c’è l’essenza di Mi-Tomorrow, che prova a riunire sullo stesso binario puntualità ed originalità ogni giorno. Un magazine quotidiano. Una sfida improba, insomma. Ma stimolante, sempre.

Anche perché, nella Milano che continua ad evolversi e a raccontarsi senza sosta, sentiamo anche noi il bisogno di scandagliare, di percorrere strade alternative, di crescere senza dimenticare mai da dove siamo partiti. Inutile nascondere che la sfida che ci si apre davanti, con un’Olimpiade che tra sette anni sarà realtà, ci permettete di pensare a nuovi ed inesplorati scenari. Noi, che partiti all’alba di Expo 2015, continuiamo a compiere passi misurati ma costanti per permettere a chi non ci conosceva di conoscerci e a chi ci conosce di sceglierci ogni pomeriggio.

Non sembra mai abbastanza, eppure i numeri sono dalla nostra: il traguardo dei mille numeri raggiunto lo scorso 23 maggio, un nuovo supplemento editoriale – Mi-Tomorrow Pocket – che nelle notti a San Siro di Vasco Rossi, Ligabue e Laura Pausini con Biagio Antonacci ha raggiunto un pubblico potenziale di oltre 500.000 persone.

Torneremo in formato pocket già agli albori di settembre, per raccontare il Gran Premio d’Italia come mai fatto prima d’ora. A nostro modo, con i nostri colori e il nostro essere local pop. Perché pop è bello, bellissimo e sempre di moda, ma essere local permette di sentire le viscere del lettore, di capire maggiormente i suoi bisogni e di modulare un prodotto che sublima la propria identità adattandosi alle esigenze dei milanesi e dei “forestieri” amanti di Milano.

Questo numero speciale che avete appena cominciato a sfogliare non fa differenza: vi portiamo ad ascoltare la musica giusta, magari dopo una cena in quel locale di cui non avevate mai sentito parlare, dopo aver trascorso un giorno agostano di relax in piscina o in un parco divertimento.

Senza dimenticare come cambia la geografia dei trasporti, pronta a snodarsi tra cantieri vecchi e nuovi da ammirare con il vestito, la scarpa e l’occhiale da sole giusto. I servizi, poi, non vanno mai in vacanza: lo sanno bene i vostri amici a quattro zampe che saranno certamente pronti ad accompagnarvi in qualche gita fuori porta qualora siate impossibilitati a spostarvi per lunghi periodi di ferie.

E se, invece, il deserto estivo vi logora (non siete in pochi), date già un occhio ai cartelloni teatrali della prossima stagione oppure preparatevi ai festival musicali che faranno capolino i primi giorni di settembre. «Tanta roba insomma», autocitazione.

Uno sforzo ripagato da quaranta pagine tutte da conservare: è la prima volta che il nostro consueto speciale “Agosto a Milano” raggiunge questo tipo di foliazione, finora riservato alla sola settimana in cui Mi-Tomorrow viene distribuito in via esclusiva all’ingresso di Artigiano in Fiera. Ci ritorneremo, a Rho, poco prima di Natale. Ma ci saranno tante altre sorprese.

Siamo già carichi. Anzi, non è totalmente vero: questo mese di vacanza ci serve eccome, ma l’11 settembre è quasi dietro l’angolo. E il 4 settembre, con il Pocket dedicato al GP di Monza, arriverà ancora prima. Se non bastasse ancora, seguite per tutta l’estate i canali social di Mi-Tomorrow e il nostro sito, per la prima volta in costante aggiornamento anche con il giornale in letargo. Abbiamo provato a fermarci, ma è più forte di noi.


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