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24. 04. 2024 01:01

Il “no” di Albertini inguaia il centrodestra

Il rifiuto di Albertini lascia il centrodestra in una situazione non facile per le prossime comunali milanesi: chi verrà candidato?

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Alla fine ha detto no. Per chi lo conosce bene, come il sottoscritto, sa che la decisione era già presa da giorni. Gabriele Albertini non aveva intenzione di ricandidarsi alla guida di Milano per i prossimi cinque anni.

Il rifuto di Albertini: ora a chi tocca?

Concorrevano diverse motivazioni sul rifiuto: l’età e la conoscenza di un impegno alquanto gravoso («un sequestro di persona consenziente», spiegava agli amici), la famiglia («mia moglie Giovanna è sul piede di guerra», mi ripeteva un paio di settimana) e pure qualche considerazione di carattere “burocratico”, consapevole com’era che ad ogni sindaco di Milano tocca mettere da parte un tesoretto per affrontare qualche piccola o grande grana con la Procura.

Gabriele Albertini
Gabriele Albertini

Eppure “Lele” è dotato di un grande ego e il corteggiamento di Matteo Salvini e Silvio Berlusconi lo lusingava alquanto. Ancora di più le telefonate di imprenditori, presidenti di associazioni, figure ecclesiastiche, parlamentari, ministri ed ex ministri che lo invitavano ad accettare la sfida contro Beppe Sala.

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I sondaggi lo avevano davvero spinto a pensarci seriamente, provando a superare ogni resistenza. Era «pronto ad andare nella cripta di Sant’Ambrogio» per farsi ispirare e sciogliere la riserva. Gli piaceva, insomma, essere rimpianto da vivo piuttosto che compianto da morto.

Alla fine hanno prevalso le spinte verso il “no”, ma anche l’incertezza sulla tenuta di una coalizione che sembrava avere prima in ballo un regolamento di conti interno più che la scelta forte di un candidato come lui. Eppure, inconsapevolmente, per un mese sembrava quasi essere il naturale candidato sindaco del centrodestra.

Ora si riparte col “totonomi”, con Maurizio Lupi in pole. Ma forse – se Albertini era il numero uno e tutti gli altri i numeri due – occorrerebbe pescare un nuovo jolly dal mazzo. Il tempo stringe.

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