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25. 04. 2024 05:32

Nord-Sud: che occorra solo capirsi meglio?

Il dibattito "nord-sud" ha infiammato l'opinione pubblica negli ultimi giorni. Un salto indietro nel tempo di quasi 50 anni. Ma siamo realmente sicuri delle parole di Sala? Oppure le abbiamo estrapolate da un discorso più ampio, focalizzandoci solo su ciò che faceva rumore?

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In questi giorni si è scatenata l’ennesima polemica a proposito delle uscite pubbliche del sindaco Beppe Sala. In questo ultimo caso, a far discutere sono le parole sugli stipendi e sulla differenza del costo della vita tra nord e sud Italia.

Innanzitutto, va fatta chiarezza: Sala non ha mai parlato di “gabbie salariali”, ma ha evidenziato semplicemente un problema reale. È persino ovvio osservare che uno stipendio di 1.200/1.500 euro a Milano valga meno, in termini di potere d’acquisto, che a Reggio Calabria.

Questo non vuol dire che un dipendente del sud debba essere pagato di meno, ma che serve rafforzare la contrattazione di secondo livello (che evidentemente in pochi conoscono) per dare qualcosa in più ai lavoratori che vivono in zone con un alto costo della vita.

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In secondo luogo, restando a Milano, diventa centrale il tema dei servizi e soprattutto della casa: il costo degli affitti e delle abitazioni è infatti proibitivo ormai e assorbe gran parte del salario di un lavoratore medio, e su questo serve un forte e rinnovato intervento pubblico.

In questo senso sono apparse un po’ troppo ideologiche le parole del ministro Provenzano, che forse ha commentato più le agenzie di stampa che le reali parole del sindaco. Il ministro ha definito la discussione arcaica, arrivando, con un chiaro paradosso, a sostenere che un lavoratore di Scampia debba essere pagato di più per il valore sociale del suo lavoro.

Il tema non è arcaico, ma reale e riguarda la vita di milioni di persone al nord come al sud, e impostarlo con battute e risposte polemiche non serve a nessuno. Significa rimettere mano a tutto un sistema per renderlo equo, per ridurre le diseguaglianze tra territori e tra persone, ma sapendo e conoscendo bene i dati di realtà.

Infine, appare strano come, del discorso di Sala, non sia stata riportata tutta la parte relativa alle difficoltà dei giovani a entrare nel mercato del lavoro con una posizione dignitosa, stretti come sono in stage che sono più sfruttamento che altro e in opportunità sempre più irraggiungibili. Forse perché ci siamo abituati, in questo caso, ai modi arcaici.

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