Piazza Fontana, un luogo che dovrebbe unire

piazza fontana
piazza fontana

Mancano pochi giorni ad una ricorrenza che per Milano è importantissima. Il 12 dicembre saranno i 50 anni della strage di piazza Fontana. Quel giorno, nel 1969, al culmine dell’autunno caldo del movimento operaio, nel pieno della contestazione studentesca, un boato squarciò la Banca Nazionale dell’Agricoltura: 17 morti, 88 feriti e l’inizio di quella che fu poi definita “Strategia della tensione”.

 

Una bomba piazzata dal terrorismo fascista, con ancora tante ombre sulla responsabilità di pezzi deviati dello Stato, una delle pagine più oscure della nostra storia nazionale. Tre giorni dopo anche la morte violenta dell’innocente Giuseppe Pinelli, anarchico ingiustamente accusato della strage. Quest’anno ci sarà il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e sono già molte e meritorie le iniziative per ricordare un evento che ha segnato in modo indelebile la nostra città.

Dovrebbe essere un momento per riunirsi, ritrovarsi, riflettere sulla propria storia perché ci insegni ancora qualcosa per il futuro. Invece si apprende che ci saranno cortei divisi, che questo momento sarà occasione per le solite, stantie, inutili divisioni delle solite minoranze “rumorose”. Questo tragico anniversario andrebbe vissuto con spirito di unità, lo stesso che seppe esprimere quel giorno e nei giorni successivi, espresso così bene dalla dignità, dalla fermezza e dall’azione del sindaco di quegli anni.

Si chiamava Aldo Aniasi, era stato partigiano e in quei momenti seppe rappresentare al meglio la città in uno dei momenti più dolorosi, difficili della sua storia. Un monito anche per il futuro: finché saremo uniti, pur nelle giuste divisioni, riusciremo a superare ogni ostacolo.


www.mitomorrow.it

Mail priva di virus. www.avg.com