Da che abbiamo memoria e dati statistici a supporto, raramente c’è stato un maggio con così tanta pioggia a Milano e in Lombardia, con tale intensità. Se ce ne fosse ancora bisogno, un’ulteriore dimostrazione che il cambiamento climatico non è una favola ma una realtà concreta con cui dobbiamo confrontarci e fare i conti.
Se da un lato l’impegno globale e locale per contrastare l’aumento delle temperature terrestri è ormai una priorità di cui non si accorge soltanto chi non vuole vedere, dall’altro diventa più che mai necessario prendere misure concrete per convivere quotidianamente con gli effetti di tali cambiamenti di portata epocale.
Pioggia a Milano, la città ha retto
Se Milano ha retto meglio di altre volte, anche se non sempre, alle piogge torrenziali cadute, è anche e soprattutto merito della vasca di laminazione al Parco Nord, che ha deviato il notevole flusso d’acqua impedendo che allagasse interi quartieri della città.
Ma, come sempre detto da esperti e dalla giunta comunale, quella vasca da sola non basta (ed è stato dimostrato dagli eventi più intensi): ne servono altre, progettate e previste ma che faticano ad essere realizzate. I veti e contro veti dei piccoli comuni ostacolano la realizzazione di infrastrutture che servono alla stragrande maggioranza dei cittadini, siano essi di Milano o di un comune dell’hinterland.
Se ce ne fosse bisogno, l’ulteriore dimostrazione che Milano e l’hinterland dovranno sempre più, in futuro, essere governati come un unico territorio.