Ristoranti a Milano: non è più il deserto dei tartari

ristoranti a milano
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Un tempo era davvero il “deserto dei Tartari” descritto da Dino Buzzati. Oggi, invece, il mondo dei ristoranti a Milano si affaccia ad agosto in maniera piuttosto vivace anche per rispondere alle esigenze culinarie dei suoi residenti che restano qui e dei sempre più numerosi turisti che affollano soprattutto le strade del centro.

Dimenticate, dunque, la vecchia guida “Milano aperta ad agosto” che il Comune pubblicava a fine luglio per mettere in evidenzia i pochi locali aperti per mangiare fuori casa. Al contrario, da qualche anno l’offerta è sempre più ampia e variegata. E per ogni tasca. Offrendo anche un’immagine più contemporanea della città e fungendo da presidio sociale di non poca importanza con un servizio fondamentale, soprattutto nei quartieri meno centrali della città.

Partendo da chi non vuol badare troppo a spese, in centro si “casca sempre in piedi”. Tra i ristoranti ospitati all’interno dei più grandi hotel e la ricca offerte di locali tra Galleria, Brera e corso Vittorio Emanuele non si sbaglia mai e, soprattutto, non si chiude mai (ma non aspettatevi di cenare dagli stellati e vedervi comparire al tavolo lo chef in pieno agosto).

Se, però, nel Salotto di Milano un pasto al bistrot di Cracco (pizza da provare almeno una volta) o alla Locanda del Gatto Rosso (con nuovo locale più “easy” anche in piazza Meda) possono sembrare particolarmente onerosi, a due passi dal Duomo c’è l’offerta sempre più ampia e strutturata del Panino Giusto che quest’estate si è inventato anche una formula aperitivo particolarmente vantaggiosa: 6 euro per due Aperol Spritz.

Non manca l’offerta di cucine etniche: dal cinese raffinato del Bon Wei al messicano di Besame Mucho, ma anche il sempre aperto Barbacoa, un tempo Porcao, probabilmente la più nota e autentica churrascaria brasiliana per chi cerca un’abbuffata di carne oppure il mix nippobrasiliano dei ristoranti Temakinho, anche questi sempre aperti ad agosto.

Ormai non mancano le risposte anche per chi cerca l’evasione almeno per il pranzo di Ferragosto. Due indirizzi su tutti, a pochi chilometri da Milano: “Al Toc” di Magenta, con una selezione inedita di prodotti del Parco del Ticino, e “La Rampina” di San Giuliano Milanese, nota per essere proprio una meta gourmet che coniuga familiarità, tradizione, innovazione e un contesto unico (la proprietà chiuderà per ferie proprio dal 16 agosto per rinnovare anche quest’anno l’appuntamento di Ferragosto, gettonatissimo “must” dei milanesi a casa).

Si attrezzano per abbracciare il mondo del food anche i più noti festival estivi: ne è un esempio il Magnolia, all’Idroscalo, che rinnoverà anche ad agosto l’appuntamento con il suo festival delle birre, ma anche il Tittoni di Desio, dove ci sarà un inedito “Spritz Day” il 21 agosto.

Una nota per tutti i lettori: abbiamo contattato telefonicamente tutti i ristoranti che vi proponiamo nelle prossime pagine. Tuttavia, è sempre meglio telefonare prima per un controllo ulteriore, soprattutto nei giorni a cavallo di Ferragosto, quando qualcuno può anche aver voluto cambiare programmi. E per i milanesi più pigri? Niente paura, con le piattaforme di prenotazione del cibo a domicilio l’offerta sarà più ridotta ma sempre funzionante. Ci saranno molti riders che non faranno vacanza ad agosto.


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