Meno male che è Ferragosto. E per gli “impazienti” si avvicina sempre di più la fine dell’estate che culminerà con l’agognato annuncio del sindaco Beppe Sala sul suo futuro.
Circa il grado di passione di questo dibattito lasciamo volentieri ad ognuno la propria valutazione. Tuttavia, c’è da registrare una prima metà di agosto vissuta dal sindaco in vacanza, com’è legittimo che sia, nella sua dimora in Liguria dalla quale di tanto in tanto ci ha aggiornato puntualmente dal profilo Instagram.
Non solo. Sala si è sentito anche in dovere di precisare in breve il motivo della sua visita privata a Beppe Grillo in Toscana: nessuna alleanza per le Comunali del prossimo anno, ma solo un confronto su temi cari ad entrambi, come ambiente e innovazione tecnologica.
Anche su questo pranzo a Marina di Bibbona il grado di passione lo lasciamo misurare ai nostri lettori. Nel mezzo, però, a Milano si sono registrati almeno due episodi di cronaca degni di essere ricordati: la presa in ostaggio di una guardia giurata all’interno del Duomo e l’aggressione ad un tassista in via Triboniano.
Soprattutto il primo fatto, per una valenza anche solo simbolica, avrebbe meritato un cenno di attenzione da parte del sindaco che, invece, ha preferito cinguettare su Twitter sul suo incontro con il leader “spirituale” dei Cinque Stelle. «Forse perché l’attenzione di Sala è già rivolta lontano da Milano», obietta una maliziosa fonte interna al Pd.
Forse, ma poco importa. Ci interessa, invece, che il sindaco si faccia sentire, anche a distanza, su vicende più “terrene” e, se possibile, che metta una parola definitiva sullo stucchevole balletto circa la sua eventuale ricandidatura.
