Senza alcun senso. I saldi partiranno ufficialmente in tutta la Lombardia sabato 1 agosto. Ma questa decisione, presa per aiutare i commercianti a monetizzare senza abbassare troppo i prezzi nella fase post lockdown, si è rivelata ad oggi totalmente fallimentare.
Alzi la mano chi non ha ricevuto in queste settimane newsletter, telefonate o sms da parte di negozi che propongo promozioni o sconti anche del 50%? Di fatto l’emergenza Covid ha definitivamente sollevato il velo su una pratica, quella dei saldi, tanto vetusta quanto superata dalla realtà dei fatti.
Un esempio è La Rinascente di Milano, il più grande department store della città, che dalla riapertura del 18 maggio non ha mai smesso di applicare sconti e condizioni speciali su gran parte della merce in vendita sui piani che affacciano sulle guglie del Duomo.
Per non parlare della giungla sul web, già da tempo nel mirino delle associazioni di categoria. Probabilmente è giunto il momento di prendere coscienza della inconsistenza di grandi carrozzoni quali i “sindacati” del commercio che parlano o suggeriscono provvedimenti ai legislatori senza avere alcuna coscienza di quel che avviene davvero nelle nostre città.
E’ ovvio che il discorso merita un distinguo se consideriamo le attività nelle aree centrali di Milano e quelle nelle periferie o nell’hinterland. Ma se il mondo è cambiato, è l’occasione per cambiare quel che ormai appare quasi grottesco. Proprio come il via ufficiale ai saldi.