Salone del Mobile, Sala tuona: «Non provate ad annullarlo»

Salone del Mobile, il rinvio a giugno

Salone del Mobile
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Chi lo conosce bene sa che non è tipo che va molto per il sottile. Di fronte al sorriso dei videomessaggi su Instagram, come quello sul Salone del Mobile, Beppe Sala cela un’irritazione che si è fatta via via sempre più crescente per via delle ordinanze che hanno chiuso Milano.

 

Salone del Mobile, la reazione di Sala

I provvedimenti anti-coronavirus non sono stati sollecitati dal sindaco di Milano. Anzi, li ha dovuti digerire con buona pace di tutti. Sapendo che ogni polemica politica sarebbe stata strumentalizzata. Ora, però, la sensazione è che di fronte alla richiesta d’aiuto di tutti gli operatori economici di Milano la misura sia colma. Ne hanno avuto riprova i vertici di Federlegno che inizialmente avrebbero voluto “saltare un giro”.

La decisione presa era quella di annullare il Salone del Mobile 2020 e ripresentarsi ad aprile del 2021. Non avevano, però, fatto i conti con Fieramilano che ha minacciato pesanti penali in caso di reale annullamento. E nemmeno con quel Sala che avrebbe tuonato: «Se fate saltare il Salone, diventerò il vostro peggior nemico».

Il rinvio a giugno della manifestazione

Da qui la decisione di rinviare tutto a giugno, salvando il salvabile e rimboccandosi le maniche affinché la Design Week pre-estiva sia ugualmente bella e vivace come quella di aprile. Senza contare che il sindaco è apparso subito contrario alla chiusura delle scuole, anche in questo caso decretata dalla Regione Lombardia. Arriverà la resa dei conti. Anche istituzionale.

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