È stato un inizio di settimana a dir poco nero sul fronte dei trasporti pubblici in città. Il primo episodio risale a lunedì mattina, con la circolazione andata completamente in tilt in pieno centro, a causa dell’incidente, per fortuna dalle conseguenze non gravi, avvenuto in via Torino a Milano, all’altezza di piazza San Giorgio: in una collisione tra un tram e un’autovettura sono rimasti feriti lievemente una mamma e il suo bambino, rispettivamente di 43 e 10 anni.
Trasporti pubblici, quanti incidenti
Sempre l’altro ieri un tram della linea 2 è deragliato mentre stava percorrendo corso Colombo, all’angolo con viale Coni Zugna, a causa di un corpo estraneo. Tragico, invece, l’incidente di lunedì sera in piazza Oberdan, dove un tram della linea 9 ha investito e ucciso una giovane turista coreana mentre stava ripartendo dopo aver effettuato la fermata.
L’investimento è avvenuto a bassissima velocità, ma le dinamiche sono tutte da chiarire: perché, infatti, la giovane ventenne si trovava davanti al mezzo in quel momento? Un malore, un inciampo o un tentativo azzardato di prendere il tram?
Quali accorgimenti?
Si tratta di coincidenze temporali sicuramente sfortunate, ma che mettono ancora una volta in luce il tema della sicurezza dei trasporti pubblici in città, dopo i ripetuti episodi delle brusche frenate in metropolitana. Si può proteggere di più il percorso dei mezzi in superficie? Esistono accorgimenti nelle sedi stradali in grado di limitare episodi tragici o comunque che comportino gravi ripercussioni sul traffico?
