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19. 04. 2024 00:05

Video del Mottarone: una spettacolarizzazione del dolore di cui potevamo fare a meno

Ieri sono state trasmesse le immagini della tragedia del mottarone riprese dalle telecamere di sicurezza. Era proprio necessario mostrare questo show del dolore?

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Ieri ero fuori dal mondo e in serata ho scoperto che è stato trasmesso in tv – ovviamente ripreso da siti di ogni sorta – il video delle telecamere di sorveglianza nel momento in cui si spezza la corda della funivia del Mottarone.

Video del Mottarone: ne avevamo proprio bisogno?

Da anni ci riempiamo la bocca con grandi discorsi di etica e di rispetto. Siamo giornalisti e dovremmo attenerci ad un codice deontologico. Ed invece sempre più i social sembrano aver regalato un posto al sole a bulimici e solitari, convinti di avere sempre e comunque la verità nei tasti delle loro tastiere.

Insomma, posso dire – nel nome del grande fairplay nei confronti della mia categoria che da sempre (non) mi contraddistingue – che sono in totale disaccordo con i giornalisti, i montatori, i responsabili, i direttori che hanno permesso che questo video girasse sulle loro testate per guadagnarsi il pane quotidiano?

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A che pro, poi? Cosa avrà mai potuto aggiungere di così rilevante un video che, ipotizzo, mostrerà questa cabina ballonzolare nel vuoto fino al dramma che tutti, purtroppo, conosciamo? E se lo vedono persone che conoscono le vittime? E se lo vedono dei bambini? A che pro, mi richiedo?

Pochi giorni fa la Danimarca ci ha dato una lezione epocale agli Europei, difendendo in ogni modo il malcapitato Eriksen dagli occhi indiscreti delle telecamere. La nostra risposta è sezionare, riproporre, caricare spot sul video del Mottarone. Chi ci schifa, oggi, ha ragione.

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