Panorami a due ruote: dalla Croce di Salven alle vie dei Gonzaga

croce di salven
croce di salven

Dalla Croce di Salven fino a Mantova, vi portiamo in giro in moto per il Nord Italia alla scoperta dei panorami migliori da scorgere in sella.

 

QUI VAL CAMONICA
Croce di Salven
52 km – > 70 minuti
Un’ampia sella tra la Corna di San Fermo a nord e il Monte Altissimo. E’ il passo di Croce di Salven, un valico alpino a 1.108 metri che mette in comunicazione la Val di Scalve con l’altopiano di Borno. La strada, una provinciale che si stacca dall’ex Strada Statale 345, è ampia e agevole da percorrere. Nel versante scalvino, però, la strada diventa più stretta con curve a corto raggio e fondo sconnesso.

Il passo è segnalato solo da una vecchia croce. Partiamo da Lovere con l’arrivo a Dezzo, passando per Rogno, Boario Terme fino a giungere alla Croce. Lovere, dal 2003 annoverato fra i “Borghi più belli d’Italia”, è un ottimo punto di partenza per un caffè vista lago e una passeggiata lungo l’Iseo. Si accendono i motori e si parte alla volta di Boario Terme, centro turistico e termale, percorrendo la vecchia statale che attraversa Rogno. Sulla direttrice di Val di Scalve non possiamo non notare le acque chiare del torrente Dezzo che porta fino alla Croce di Salven, dove si possono ammirare verdi pascoli sul fondo della vallata.

Passo di Zambla
Passo di Zambla

QUI VALLE BREMBANA
Colle di Zambla
185 km -> 240 minuti
Famoso per aver ospitato diversi passaggi del Giro d’Italia, il Colle di Zambla si trova tra le Alpi bergamasche e collega Valle Seriana, con un percorso che presenta 14 chilometri di curve strette ed in salita, e Valle Brembana, in cui il tratto è più breve e ripido ma con una carreggiata più sicura. Partiamo da Usmate Velate, velocemente raggiungibile dalla Tangenziale Est di Milano direzione Merate.

Seguiamo la direzione San Gottardo e il valico di Valcava e raggiungiamo Villa d’Almècon le sue ville e palazzi signorili, come Villa Locatelli-Milesi e Villa Olmo. Proseguendo sulla Statale 470 raggiungiamo San Pellegrino Terme, meta storica fin dai primi del Novecento, per bagni di relax e cure. Percorrendo la Provinciale 26 ricca di curve, arriviamo in vetta al Colle di Zambla, a 1.238 metri d’altezza. Si scende dal colle fino a Vilmaggiore, sul Passo del Vivione. La Statale 42 porta a Edolo, un piccolo paese in provincia di Brescia, da dove si svolta a sinistra sulla Statale 39 che sale al Passo Aprica fino a raggiungere Morbegno.

La diga di Morasco
La diga di Morasco

QUI VAL FORMAZZA
Lago di Morasco
52 km -> 80 minuti
La diga di Morasco ha una storia molto singolare: nato come sbarramento artificiale che origina il lago omonimo in alta Val Formazza, si trova a quota 1.815 metri. E’ stata creata negli anni ’30 dalla società Edison per portare elettricità in valle: il centro abitato di Morasco, località di origine walser abitata fin dal XV secolo, fu sfortunatamente sommerso. Dal bacino artificiale nascono le celebri Cascate del Toce, un salto d’acqua di 143 metri per un fronte massimo, alla base, di 60 metri.

Partiamo da Domodossola e percorriamo circa 50 chilometri, ammirando scorci di imparagonabile bellezza, come il borgo di Crodo, una delle località termali più conosciute della zona. Da qui si tocca la località di Baceno fino a raggiungere gli orridi di Uriezzo, grandi canyon generati dall’effetto dell’azione erosiva di una serie di torrenti. Dopo una breve sosta si prosegue in direzione di Le Casse: invece di continuare lungo la galleria omonima si può deviare verso la vicina strada che, disseminata di tornanti, prosegue verso la diga.

Via Regina
Via Regina

QUI COMO
Via Regina
100 km -> 150 minuti
Un nome unico che ribattezza la SS340. E’ la Via Regina che collega Como e Valsolda, al confine con la Svizzera, costeggiando il Lago di Como e il Lago di Lugano: poco meno di 100 chilometri che attraversano scorci meravigliosi, tra Cernobbio, Moltrasio, Lenno, Tremezzina e Menaggio, per poi deviare verso Porlezza ed entrare in Svizzera. Da Como imbocchiamo la Via Regina come veniva appunto chiamata un tempo.

Proseguiamo a passo moderato per godere dei panorami che vanno dal lago ai monti dolomitici, toccando Cernobbio, Moltrasio, Laglio, Tremezzina e Menaggio. Dopo Porlezza, seguiamo la strada per alcuni chilometri, tra gallerie con vista lago e stretti tornanti, fino ad arrivare alla dogana di Lugano. Da qui, seguiamo la Strada 2 per alcuni chilometri fino a Melide, dove si trova l’antico ponte-diga costruito nella prima metà dell’Ottocento. Proseguiamo su Balerna e Chiasso sempre sulla Strada 2 e, una volta in città, superiamo il valico e rientriamo in Italia.

Capanne di Casola
Capanne di Casola

QUI ALESSANDRIA
Val Borbera
85 km -> 110 minuti
Ad un’altitudine di 1.500 metri si incontrano i territori di ben quattro regioni, Liguria, Piemonte, Emilia-Romagna e Lombardia. E’ Capanne di Cosola, in provincia di Alessandria, in alta Val Borbera: una terrazza naturale che si affaccia sulla Pianura Padana, le Alpi, l’Appennino e il Mar Ligure, nel pieno del territorio delle Quattro Province. Con questa denominazione si indica un breve tratto dell’Appennino Ligure che comprende le province di Genova, Alessandria, Pavia e Piacenza.

Il centro di Cabella Ligure è facilmente raggiungibile da Alessandria, percorrendo circa 58 chilometri di strada lineare. Imboccata la Strada Provinciale 140 e costeggiando le sponde del Torrente Borbera si arriva fino all’ingresso di Cabella Ligure. L’itinerario suggerito, da percorrere in moto tutto d’un fiato, si snoda interamente lungo la Strada Provinciale 140, per 17 chilometri durante i quali si susseguono una lunga serie di tornanti, secondo un percorso che, più si inerpica, più diventa impegnativo.

Mantova
Mantova

QUI MANTOVA E SABBIONETA
Le vie dei Gonzaga
100 km -> 160 minuti
L’itinerario che ci porta a Sabbioneta e Mantova tocca ben tre regioni: Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto. Centoventi chilometri percorsi lungo un terreno pianeggiante, ma ricco di bellezze come: Sabbioneta, Mantova, Valeggio sul Mincio e Peschiera del Garda. Partendo da Parma prendiamo la Provinciale 343: lungo il cammino troveremo Colorno con la sua magnifica Reggia contornata dal grande giardino e, superato il Po, appare Sabbioneta, un borgo dalla storia affascinante.

Qui possiamo ammirare elementi di pregio, come la Chiesa dell’Incoronata o il Palazzo Ducale, tutti della seconda metà del Cinquecento. Imboccando la Provinciale 420 arriviamo a Mantova che, dal 2008 fa parte dei siti Patrimonio dell’Umanità Unesco. Poco fuori ci imbattiamo nel Parco del Mincio e, seguendo la 249, entriamo in Veneto e troviamo sul nostro cammino Valeggio sul Mincio e il meraviglioso Parco Sigurtà. Passando da Monzambano si arriva alla cittadina di Riva del Garda, giusto in tempo per un pranzo sul lago.


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