Futuro di Milano, il lettore Fabrizio Mani: «Bene essere cosmopoliti, ma non perdiamo il nostro dialetto»

Fabrizio Mani
Fabrizio Mani

Fabrizio Mani
55 anni, imprenditore
Milanese da sempre

«Sono tra i pochi che possono ormai vantare genitori e nonni e forse anche bisnonni milanesi. Parlo il dialetto, conosco detti, proverbi, canzoni, seguo il teatro, purtroppo non ho il piacere di parlarlo spesso perché siamo sempre di meno a conoscerlo: è un peccato, il milanese è un incrocio di austriaco e francese, è un grande patrimonio che rischia di andare perduto perché siamo una città sempre più cosmopolita».


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