Milanese, classe 1991, Giorgio Facchinetti è uno tra i più affermati flair bartender a livello internazionale, coloro che incantano con cocktail preparati utilizzando una spettacolare tecnica acrobatica con l’attrezzatura da bar. Ma oltre a stupire, è necessario saper preparare ottimi drink ed essere esperti nella mixology.
Giorgio Facchinetti racconta i suoi cocktail
Per questo Facchinetti, che di cocktail “ne sa”, è diventato ambassador di brand prestigiosi come l’Asti Spumante e il Moscato d’Asti Docg: bollicine da più di 100 milioni di bottiglie nel 2021, insieme a lui sbarcate l’estate scorsa allo storico Caffè Excelsior di Portofino con una drink list, ad un’esclusiva serata Just Cavalli durante la Wine Week dell’autunno milanese, su Sky con Alessandro Borghese Kitchen Sound e con una masterclass all’ultima edizione di Artisti del Panettone, a Palazzo Bovara a Milano.
Cosa significa essere ambassador di un brand da oltre 100 milioni di bottiglie l’anno?
«È innanzitutto un onore, ma per me non è un prodotto nuovo, perché sin da bambino a casa ho sempre avuto vini dolci, nel fine pasto delle feste. Ora ho avuto il piacere di rincontrare sia l’Asti Spumante che il Moscato d’Asti Docg e riscoprirli nelle loro varie forme grazie agli eventi che abbiamo realizzato insieme: li ho sempre conosciuti nelle forme dolci, ora ho scoperto anche la versione dry, molto versatile».
Lo spumante dolce nei cocktail è una novità, quali sono i suoi punti di forza?
«Non ci siamo abituati, perché nella mixology si va sui grandi classici, ma stupisce usarlo in sostituzione alla parte dolce di un cocktail. Ad esempio in un Margarita utilizzare un Moscato d’Asti al posto dello sciroppo di zucchero offre piccole varianti, molto più nature, meno ricche di zuccheri e ti fa fare un grande upgrade aromatico, se lo sai miscelare».
Una drink list con lo spumante?
«C’è ad esempio il Signature, un cocktail molto semplice, adatto anche a chi non ama un alto tasso alcolico: con la bolla dello spumante dolce percepiamo un’esplosione di profumi al naso, grazie anche alle particelle di co2 che vanno a sbattere contro il pompelmo rosa, mentre il pepe anestetizza la lingua e non ti fa sentire tutte le parti dolci. Ne scaturisce un drink ben bilanciato».
E se volessimo esagerare in complessità?
«Nel Beesweet ho usato lo spinello, un distillato dell’olivello spinoso, pianta medicinale con benefici non indifferenti che, insieme a limone, è un toccasana a livello digestivo. E poi c’è il caffè e il Moscato d’Asti, che al suo interno ha note aromatiche che si sposano bene sia col caffè che col limone. A me piace fare degli azzardi! Il Tu non mi basti nasce, invece, come una sorta di negroni analcolico, che non avendo basi troppo alcoliche ma ricche in sapore, in unione all’Asti Spumante tira fuori le spezie e va a spezzare con l’amaro del bitter: è come se bevessi uno sbagliato leggero».
Tre ricette cocktail di Giorgio Facchinetti
Asti Signature
Ingredienti: 4 foglie di basilico, 1 fetta di pompelmo rosa, pepe di Sichuan qb, Asti Dolce Docg.
Versare una base di Asti Dolce Docg in cui mettere in infusione 4 foglie di basilico e una fetta di pompelmo rosa, girare bene e poi aggiungere il ghiaccio. Colmare infine il calice con Asti Dolce Docg, peal di pompelmo rosa e concludere con una grattata di pepe di Sichuan.
Beesweet
Ingredienti: 6 cl caffè, 4 cl Spinello, 2 cl miele, 2 cl succo di limone, Moscato d’Asti Docg.
In uno shaker inserire caffè, spinello, miele e succo di limone. Aggiungere il ghiaccio e shakerare con energia. Filtrare il contenuto su un bicchiere con ghiaccio e aggiungere il top di Moscato d’Asti. Infine guarnire con un peel di limone.
Tu non mi basti
Ingredienti: 3 cl di soda infusa al Karkadè, cannella arancia e ginepro, 3 cl riduzione di bitter, Asti Dolce Docg.
Versare direttamente gli ingredienti in un bicchiere con ghiaccio e stirrare (mescolare bene). Infine aggiungere un top di Asti dolce Docg e peel di limone.