Dopo vent’anni dalla prima edizione, torna la Guida agli Extravergini a cura di Slow Food Italia. La pubblicazione, disponibile da aprile, è il frutto di un lavoro collettivo di numerosi esperti e appassionati che hanno scandagliato ogni angolo d’Italia per tracciare una mappa della migliore produzione olivicola 2018. Obiettivo: aiutare il consumatore nella scelta dell’olio migliore davanti agli scaffali del supermercato o della bottega sotto casa.
Sono due le categorie di premio. C’è il “Grande Olio”, attribuito all’extravergine che si è distinto per particolari pregi dal punto di vista organolettico e perché ben rispecchia territorio e cultivar. A queste caratteristiche, il premio “Grande Olio Slow” aggiunge il riconoscimento delle pratiche agronomiche sostenibili applicate. Toscana, Umbria, Puglia e Sicilia sono le regioni che hanno raccolto più riconoscimenti. Ma ci sono novità anche in Lombardia, dove sono state premiate tre realtà: le aziende Gianfranco Comincioli e Fabio Festorazzi, premiate come “Grande Olio”, e l’azienda Stefania Mattarelli come “Grande Olio Slow”.
La Comincioli è un’azienda che si trova a Puegnago, in Valtenesi, sulla sponda occidentale del Lago di Garda, la splendida Riviera del Garda Bresciano. In località Castello si trova la casa padronale della famiglia, dove sorgono anche la cantina e il frantoio. I terreni sono suddivisi in undici ettari coltivati a vigneto e dieci coltivati a oliveto. A farla da padrona è l’oliva leccino, presente nelle terre del Garda dai primi del Novecento: una varietà che permette di ottenere un olio equilibrato. L’azienda di Fabio Festorazzi, invece, si trova a Perledo, sulla sponda lecchese del lago di Como, dove risiedono due ettari e mezzo, su terreno calcareo, terrazzato, a 400 metri, dedicati prevalentemente alla cultivar Frantoio, con Leccino e Pendolino.
L’extravergine Dop Laghi Lombardi offre spiccate note vegetali e di frutto: al gusto è erbaceo, con lieve nota piccante e finale amarognolo, di grande persistenza. Lariana è anche l’azienda Stefania Mattarelli, a Perledo. Tra montagna, cielo e lago si scopre un terreno ideale vocato all’olivicoltura, anfiteatro naturale dove si trovano le piante d’olivo. Questa piccola realtà, nata nel 2003 con la ristrutturazione di un mini oliveto, presenta olive frantoio, leccino e pendolino, di diverse età. Il loro olio spopola già in Svizzera, Singapore e Germania.