11.7 C
Milano
25. 04. 2024 22:23

I colori della mia cucina, “la Didisec”: «Le mie ricette per persone impegnate»

Diletta Secco, presenta il suo primo libro dedicato alla cucina: «E’ una passione che ho sempre vissuto anche come riflesso di mia nonna»

Più letti

Conosciuta sui social come “la Didisec”, la food creator Diletta Secco ha conquistato migliaia di persone grazie alle sue ricette e alla sua spontaneità e simpatia. Collabora con GialloZafferano ed è alle prese con tanti nuovi progetti: uno su tutti il suo primo libro, I colori della mia cucina, in libreria da qualche giorno. Ma nel frattempo trovate “la Didisec” su Instagram (@DilettaSecco) e TikTok (@dilettasecco), in compagnia di 1.2 milioni di follower.

La Didisec, al secolo Diletta Secco, presenta il primo libro I colori della mia cucina

la DidisecToscana di nascita e milanese d’adozione: la cucina che affonda le radici nella tradizione ma si presta alla frenesia della vita cittadina?
«Vivo a Milano da ottobre, è una città che offre tante opportunità, ma poco tempo per sé. Quello che cerco di trasmettere è riuscire a preparare, anche con poche cose, un pranzo o una cena particolari, che invoglino a stare insieme e a condividere. Ricette pensate per persone impegnate, ma che hanno voglia di arrivare a casa e mangiare qualcosa di sfizioso senza avere tempo: ricette semplici e veloci, belle alla vista e buone».

Da dove ti arriva l’ispirazione?
«Tutta la mia cucina viene da persone a me care, mia nonna soprattutto, ma anche da signore di paese che mi raccontano le proprie ricette. Mio papà ha una casa in Emilia e attingo dalle persone del paese che mi spiegano, ad esempio, come fare i ravioli zucca e amaretti».

Le tre parole di oggi? Scoprile in newsletter!

Tu sei laureata in discipline dello spettacolo e comunicazione: com’è la comunicazione via social di un atto atavico come cucinare?
«Io ho sempre avuto la voglia di comunicare e raccontare, anche se inizialmente non capivo bene come incanalarla. Sono sempre stata una persona a cui piacciono tantissime cose e sicuramente la cucina mi ha aiutato, nasce come la mia passione, il social, e il montaggio video mi ha aiutato ad esprimere queste due mie passioni. C’è da far vedere quel piatto che invoglia, questo è il bello dei social».

Per te la cucina è prima di tutto amore: come possiamo declinarlo nella vita di tutti i giorni, quando magari cucinare diventa un peso?
«La cucina l’ho sempre vissuta anche come riflesso di mia nonna, che mi ha trasmesso questa passione: una donna eccezionale che con la cucina esprimeva amore. Lei si appagava quando le persone gioivano vedendo il loro piatto preferito. Anche oggi nella cucina io trovo amore anche se preparo da mangiare per me sola. Capisco che possa essere un peso quando si è stanchi dopo il lavoro, ma secondo me una volta che si coglie nello sguardo degli altri la gioia e l’entusiasmo, si cambia ottica e non pesa più».

In breve

FantaMunicipio #27: quanto ci fa bene l’associazionismo cittadino

Pranzi, musica, poesia, arte, intrattenimento, questionari, flash mob e murales: tutto all'insegna dell'associazionismo cittadino e delle comunità che popolano...