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25. 04. 2024 15:56

La Macelleria Sirtori cambia proprietà e diventa cinese 

Walter Sirtori, 80 anni, ha ceduto l’attività ad Agie Zhou, il Re dei ravioli cinesi

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La storica Macelleria Sirtori di via Paolo Sarpi, a Milano, cambia proprietà e diventa cinese. Walter Sirtori, dunque, ha ceduto alla cinesizzazione del quartiere, ad oggi una vera e propria Chinatown, e ha venduto la sua storica macelleria al re dei ravioli cinesi Agie Zhou, suo vicino e amico da anni.

La Macelleria Sirtori diventa cinese, il nuovo proprietario è Agie Zhou 

Walter Sirtori, dunque, ha ceduto la macelleria che si trova al numero 27 di via Paolo Sarpi; un’attività commerciale, l’unica della via, aperta da suo padre nel lontano 1931 in via Meda, trasferitasi poi in via Paolo Sarpi solo negli anni Cinquanta. Attività che, da poche settimane, è passata di mano: Sirtori ha ceduto la Macelleria Sirtori di via Paolo Sarpi e l’immobile ad Agie Zhou, 40 anni, cinese, titolare della Ravioleria Sarpi, che dal 2015 usa la carne di Sirtori per farcire i suoi ravioli. D’altronde Walter Sirtori ha 80 anni e un passaggio di consegne è più che naturale. Lui che, assieme alla moglie Silvia, ha tirato su un’attività divenuta un’emblema negli anni, un simbolo di resistenza contro l’avanzata dei negozi stranieri. 

Macelleria Sirtori
Macelleria Sirtori

Il cambio di gestione e di offerta commerciale

Il passaggio di consegne porterà la Macelleria Sirtori anche a cambiare la sua offerta verso i clienti: e quindi, al fianco di carni tradizionali come stracotti e ossobuco, spazio anche a insalate marinate orientali e mix di alghe. Quel che è certo è che il nome non cambierà.

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La storia della Macelleria Sirtori di via Paolo Sarpi a Milano 

Nel 1952 il signor Ambrogio Sirtori aprì la Macelleria Sirtori. A parte lo scenario, che basta e avanza per consigliare una visita museale, qui si vende carne di alta qualità. Il bovino adulto viene dalle Cascine Orsine di Bereguardo ed è bio. Così come sono bio polli, conigli, faraone, tacchini. In carnet anche piatti pronti da cuocere (polpette, involtini, arrostini ripieni) e piatti cotti (cotolette, stinco…): «La mia famiglia inizia a lavorare nel negozio di Via Paolo Sarpi, 27 nell’anno 1951. – le parole di Walter Sirtori, che si possono trovare su internet – Verso la fine degli anni 70, attraverso la scuola Steineriana vengo in contatto con aziende agricole della pianura padana che hanno trasformato il loro lavoro con il metodo di agricoltura biodinamico. Inizia così un percorso di vita e di lavoro che mi avvicina a Beppe Bondi, Adele Uslenghi, Giovanni Brezza, Aldo Paravicini di Cascine Orsine negli anni 80. Il negozio di Paolo Sarpi, 27 rimane principalmente una macelleria dove si possono trovare carni di diverso tipo e provenienza, scelte da noi con cura ed esperienza aiutati da piccoli produttori che da generazioni allevano con metodo tradizionale, e accanto prodotti provenienti da aziende agricole che hanno scelto il metodo di coltivazione biodinamica o biologico certificato macellate da noi con il controllo del pubblico servizio sanitario. La presenza di alimenti di diverse provenienze si è rivelata importante negli anni, al fine di formare un rapporto di fiducia con i consumatori che ci hanno seguito lentamente nell’inserimento di qualità diverse dei prodotti». Macelleria Sirtori, via Paolo Sarpi, 27.

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