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20. 04. 2024 13:01

Norah was drunk, l’assenzio come non l’avete mai assaggiato

Niccolò Caramiello e Stefano Rollo puntano su questo distillato per il loro cocktail bar a Lambrate

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La rinascita di Lambrate passa per i cocktail bar. Ci credono fermamente Niccolò Caramiello e Stefano Rollo che hanno scelto questa zona per aprire il loro “Norah was drunk” che non è un cocktail bar tradizionale, ma un luogo dove il posto d’onore spetta all’assenzio. L’intento di Niccolò, il bartender già passato dal Botanical e dal Rita, è presentare una drink list contemporanea per far conoscere in Italia un distillato ancora poco noto.

L’assenzio è di casa a Lambrate con il cocktail bar Norah was drunk

Nonostante sia aperto da pochissimo, il locale ha un fascino neorealista da Vecchia Milano. «Non volevamo un locale che puzzasse di nuovo», spiega sorridendo Stefano Rollo che si occupa dell’offerta gastronomica. «Abbiamo affidato la realizzazione degli arredi al laboratorio Controprogetto che ha utilizzato materiali con una storia da raccontare: dal legno usato del banco a quello della bottigliera recuperato da vecchie assi da cantiere, fino alle panchine della saletta e all’insegna, per le quali sono state usate tapparelle smesse e sagomate».

«L’offerta è principalmente fatta da classici rivisitati nelle tecniche e nelle materie prime con l’intento di renderli subito comprensibili ma mai banali. A caratterizzare la drink list è l’assenzio che, oltre ad essere la base per molti dei nostri cocktail, serviamo anche all’antica moda francese dalla fontana ghiacciata. Ne abbiamo scelto 12 bottiglie che abbiamo trovato da importatori tedeschi perché in Italia l’assenzio pare non lo voglia nessuno», sottolinea Rollo.

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Il Norah was drunk non ha una cucina, ma gli accompagnamenti proposti con i drink sono delle chicche. «La proposta gastronomica, che va bene anche per cenare, è formata da conserve portoghesi che sono dei veri e propri piatti chiusi in scatolette, da un’offerta di salumi, tra cui un jamon iberico e una mortadella artigianale umbra, e formaggi di alcune cascine del Milanese, e da una selezione di ostriche che cambiamo a seconda della disponibilità», conclude Rollo.

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