Le insegne si moltiplicano: i nuovi ristoranti, da Open Colonna a N10 di Del Piero

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Milano è sempre più un teatro d’eccezione per l’enogastronomia. Non si arresta, infatti, la spinta propulsiva inaugurata con l’Expo 2015 e le aperture si susseguono ininterrottamente su più fronti, primo fra tutti quello della moltiplicazione tra ristoranti e insegne.

 

A questo filone si era iscritta prima della stagione estiva Berberè Milano Centrale, terza location della catena dei fratelli Aloe che ha trovato casa in via Alfredo Cappellini 18/A. Sempre in tema pizza si aggiunge il quinto locale Pizzium in via Vigevano 33. Quadruplica la sua presenza il maestro panificatore Davide Longoni con il quarto punto vendita Pane e Terra in via Fratelli Bronzetti 9.

I debutti. Mancano pochi giorni al debutto di Open Colonna in via Bassano Porrone 8. Lo chef, di casa anche a Labico, lascia il Palazzo delle Esposizioni di Roma per approdare a Milano con una cucina d’ispirazione romana. Al 10 di via Montegrappa sta per arrivare N10, nuovo concept di ristorazione a 360 gradi firmata da un numero 10 per antonomasia, Alessandro del Piero, e dallo chef Corrado Michelazzo.

Ha aperto da poco in via Lazzaro Papi 18 Ichikawa con il ritorno di Haruo Ichikawa che alla guida di Iyo aveva convinto la Michelin a tal punto da conquistare la stella. In via Gustavo Fara al 6, invece, il nuovo Ninaroll propone la versione australiana dei roll giapponesi. Si torna in Cina con Wonton, ennesima avventura di Agie Zhou dopo la Ravioleria Sarpi, la bottega dedicata ai baozi e Le nove scodelle.

Wonton, in via Panfilo Castaldi 21, è l’ideale per gli amanti dell’anatra laccata (da ordinare in anticipo per almeno 2 persone) ma anche chi non gradisce le carni del volatile da cortile non resterà deluso. Il panorama, come si intuisce dal nome, è il plus di Mi-View, nuovo ristorante all’ultimo piano del JWC di via Achille Papa 30 che si fa forte dell’artigianalità delle materie prime attinte dal network di Artimondo che aggiunge all’esperienza de L’artigiano in Fiera quella della ristorazione.

Domani in viale Bligny 25, invece, apre i battenti il primo punto vendita regionale di Ambaradan, a inaugurare il format la cucina catanese. Si potrà assaggiare la tavola calda tipica etnea, dall’arancino alla cipollina (un fagotto di pasta sfoglia riempito con cipolla stufata, mozzarella e prosciutto), fino alla granita accompagnata da brioche col tuppo e il panino con la carne di cavallo.

Restyling. È tutto nuovo, a partire dal nome, il ristorante di fine dining di Eataly: si chiama Viva, acronimo di Viviana Varese, e sostituisce il vecchio Alice in cui la chef collaborava con la maitre Sandra Ciciriello. Quest’ultima, a sua volta, ha appena aperto in corso Colombo 6 il 142 Restaurant.


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