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29. 03. 2024 07:32

Cologno nel mirino: mascherine con «Boia chi molla»

La giornalista Jacqueline Allemant si è fatta ritrarre insieme alla vicesindaco di Cologno, Gianfranca Tesauro, indossando una mascherina con lo slogan "boia chi molla"

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Il comune di Cologno Monzese è finito nel mirino dell’Osservatorio sulle nuove destre. A destare la sua attenzione, il rimbalzare sui social di foto e video della giornalista Jacqueline Allemant ritratta in compagnia di sindaco e vicesindaco con un particolare dispositivo di protezione: mascherina nera, striscia tricolore e la frase di fascista memoria “boia chi molla”.

I fatti. I primi avvistamenti della mascherina della “discordia” risalgono a lunedì scorso quando la giornalista intervistò il sindaco Angelo Ronchi. Due giorni dopo è stata la volta del vicesindaco Francesca Tesauro, in quota Fratelli d’Italia: in questa occasione sia vicesindaco che giornalista indossavano la mascherina nostalgica del Ventennio.

Marcia indietro. Dopo poche ore, quando ormai la polemica era esplosa, la giornalista è tornata sui suoi passi. «Abbiamo deciso di eliminare il video che abbiamo girato con la mascherina incriminata – si legge in un suo post su Facebook -. Non per dare ragione a chi non sa fare altro che polemiche ma solo per rispetto verso  tutte le persone che si sono sentite ferite».

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Tuttavia nonostante la cancellazione del video, le foto con le mascherine incriminate sono ancora presenti sul suo profilo social. Durissime invece le critiche arrivate dal Pd locale. «Questo è il brodo di coltura ideologico di chi sta governando Cologno in questo momento», ha tuonato il gruppo di opposizione del piccolo comune dell’hinterland milanese.

 

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