L’ospedale di Rho non cambia, salva la terapia intensiva neonatale

ospedale di Rho infermiere di famiglia
ospedale di Rho infermiere di famiglia

L’ospedale di Rho ha compiuto novant’anni. Una festa che poteva essere rovinata dalla notizia della chiusura del reparto di terapia intensiva neonatale (TIN), ipotizzata da Regione Lombardia nell’ambito della riorganizzazione dei punti nascita. La chiusura avrebbe comportato lo spostamento dei piccoli pazienti da Rho all’ospedale Niguarda di Milano.

 

Per scongiurarla si erano mobilitati il vicepresidente del consiglio regionale Carlo Borghesi (Pd) e la consigliera regionale Elisabetta Strada (Lombardi Civici Europeisti) con un’interrogazione. Il 22 ottobre è arrivata la risposta dell’assessore al Welfare Giulio Gallera, secondo il quale la Regione non ha intenzione di chiudere il reparto. Ma ha anche precisato che «le specialità attualmente presenti impongono di caratterizzare l’attività di Rho come ‘Terapia Sub-intensiva Neonatale’, nella quale verranno presi in carico i prematuri dalla 32esima settimana e con peso a partire da 1,5 chilogrammi, oltre ai neonati che necessitano di un’assistenza respiratoria non invasiva.

Questa specificazione non comporterà praticamente alcuna modifica delle attività visto che già oggi, e così negli ultimi anni, l’80 per cento dei bimbi accolti ha un peso superiore ai 1.500 grammi». In sostanza il reparto non verrà chiuso, ma le sue funzioni verranno ridimensionate.

Lo stesso assessore Gallera ha aggiunto che, in compenso, intende attivare un progetto dedicato agli adolescenti che prevede la collaborazione tra l’Unità operativa di Neuropsichiatria infantile e il Reparto di Pediatria, con l’incremento di quattro posti letto e l’assunzione di due nuovi medici. I rhodensi intanto avevano lanciato una petizione su change.org dove veniva espressa «forte preoccupazione e contrarietà per la chiusura della TIN, che sarebbe in contraddizione con il proposito più volte espresso dalla ASST Rhodense di fare del reparto materno-infantile dell’ospedale di Rho un punto di riferimento per l’intero territorio del NordOvest Milano».


www.mitomorrow.it