Imparare con il sorriso, succede a Giocomotiva

Giocomotiva
Giocomotiva

Si chiama Giocomotiva, un termine che incastra il gioco con la motivazione e che designa da oltre diciotto anni un’esperienza scolastica milanese del tutto particolare. Giuseppe Bilancioni, pedagogista e fondatore della scuola, racconta a Mi-Tomorrow gli inizi e le caratteristiche di questa storia.

Com’è nata Giocomotiva?
«Il primo nucleo risale al 1999 con la fondazione della società da cui, due anni dopo, sarebbe nato l’asilo nido. L’idea di creare questa scuola arriva da un confronto con Patrizia Cascella, cofondatrice di Giocomotiva, durante alcune colonie estive: lavoravamo insieme, facevamo servizi di animazione e abbiamo deciso di avventurarci in questa impresa».

Ci sono tante scuole private, quale indirizzo avete pensato di dare alla vostra?
«Già dal ’96 eravamo in contatto con Paola Nicolini, docente di Psicologia, che ha introdotto in Italia le teorie delle intelligenze multiple».

Di cosa si tratta?
«E’ una teoria, formulata e sperimentata dallo psicologo americano Howard Gardner che ha rivoluzionato il sistema di valutazione degli studenti che negli Usa era basato sul famoso quoziente d’intelligenza».

In che modo lo ha cambiato?
«Il quoziente d’intelligenza negli Usa si limita ad una valutazione nella parte logico-matematica e linguistica. Gardner dice che esiste la possibilità di capire e valutare l’intelligenza anche in altri campi come lo sport o la musica».

Esistono quindi altre forme d’intelligenza?
«Esistono nove forme: oltre alle due classiche ci sono quella spaziale, musicale, cinestetica o procedurale, interpersonale, intrapersonale, naturalistica e filosofico-esistenziale».

Non è un po’ presto valutare un bambino del nido o della scuola dell’infanzia?
«Sì, se si intende dal punto di vista strettamente valutativo. Ma il nostro obiettivo è diverso, noi partiamo da ciò che un bambino è per alimentare la sua autostima».

Come si fa in concreto?
«Il metodo che utilizziamo porta i bambini ad uno sviluppo delle abilità per osmosi: imparano attraverso il piacere, si incuriosiscono così della musica, dei giochi. Se si capiscono i metodi della conoscenza spontanea si possono poi dare le giuste stimolazioni ai bambini, spetta alle educatrici individuare frequenze di comportamento in modo da indirizzare meglio le attività».

Che ruolo svolgono i genitori?
«Sono alla base del nostro progetto educativo, nel 2015 è nata anche l’associazione Genitori e Amici della Giocomotiva. Partecipano alla vita scolastica, ma soprattutto creano una rete sociale, creano relazioni tra di loro».

Dopo 18 anni di vita, si può dire che la Giocomotiva funziona?
«Abbiano lavorato tanto, non è stato facile, ma posso dire questo: gli insegnanti delle scuole primarie dove poi vengono iscritti i nostri bambini ci contattano e ci dicono che li trovano brillanti. Anche i loro genitori mantengono quella forte voglia di interlocuzione che hanno imparato qui».

Fine settimana di Open Day
Visite e laboratori gratuiti per le famiglie

Nel fine settimana Giocomotiva si apre alle famiglie con gli Open Day. Domani si potrà visitare il micronido e la scuola dell’infanzia di via Zocchi, dalle 11.00 alle 13.00, mentre al pomeriggio, dalle 16.00 alle 18.00, ci si potrà recare all’asilo nido di via Boschetti. Domenica, invece, sarà turno del nido e della scuola dell’infanzia di via Bonghi, dalle 11.00 alle 13.00. I piccoli potranno partecipare ai laboratori naturalistici, artistici e letterari. L’ingresso è libero e gratuito. Info su lagiocomotiva.com

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