#Lascuolanonhacolore è lo slogan scelto dai genitori della media Locatelli del comprensivo Pisacane-Poerio nello striscione appeso questa mattina alla cancellata di piazza Fratelli Bandiera.
Grido di protesta. Mamme e papà dei ragazzi di seconda e terza media chiedono che l’apertura della scuola non dipenda dai colori delle regioni. Anna Boatti, promotrice del presidio “affiliato” al comitato A Scuola!, è mamma di un ragazzo di terza, ma anche professoressa del liceo Virgilio.
A novembre aveva scritto al presidente della Repubblica Sergio Mattarella per chiedere la riapertura delle scuole. «Vivendo l’esperienza delle superiori chiuse, mi sono convinta che alle medie non poteva succedere la stessa cosa, così ho deciso di organizzare l’iniziativa di oggi. In questo momento il diritto all’istruzione è garantito ad alcuni e non ad altri, e questo crea una discriminazione molto pesante nei confronti dei ragazzi delle terze medie e delle quinte superiori che dovranno tenere un esame di Stato valido per tutto il territorio nazionale.
«Se i genitori non sono a casa in smartworking i ragazzini delle medie sono lasciati soli in casa a svolgere la DAD» dice Carla Pietra, un’altra mamma, che aggiunge: «Le medie sono scuole vicine alle proprie abitazioni: per raggiungerle i ragazzi di solito vanno a piedi. Quindi il problema dei trasporti non c’entra».