Finale a lieto fine per i gestori delle scuole materne: il Miur ha dato il via libera per l’apertura anticipata delle primarie il 7 settembre, piuttosto che il 14.
La vicenda. Nei giorni scorsi gli assessori all’Istruzione di Milano, Brescia, Mantova e Varese avevano scritto una lettera al presidente Fontana, affinché permettesse la riapertura il 7 settembre, come previsto dal calendario scolastico stabilito in precedenza. Tuttavia il Pirellone aveva scaricato al Miur le responsabilità scrivendo in una nota che quest’ ultimo si era arrogato il diritto di un «accentramento statale anche di competenze regionali».
La risposta del Miur. «Non c’è nessun impedimento – questa la replica del ministero -: è del tutto possibile anticipare (o posticipare) l’avvio delle lezioni nelle scuole dell’infanzia rispetto alla data del 14 settembre. Le regioni possono farlo, è fra le loro competenze. La normativa è chiara e le regioni la conoscono».
Quindi i gestori possono finalmente tirare un sospiro di sollievo. «Abbiamo fatto bene a sollecitare un chiarimento — commenta l’assessore all’istruzione di Milano Laura Galimberti —. Forse c’è stato un fraintendimento o dalla Regione si sono dimostrati un po’ pasticcioni, ma quel che conta è il risultato».
Nella sola Milano le materne comunali accolgono 20 mila bambini, mentre quelle statali circa 2 mila. A queste si aggiungono altri 7 mila che frequentano le paritarie private. Il ritardo sulle partenze avrebbe provocato disagi non da poco. «Forse lo Stato non riconosce abbastanza questo ruolo suppletivo che il Comune svolge, peraltro mantenendo la frequenza gratuita – chiosa ancora l’assessore -. Ma questo è un altro tema»
