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17. 04. 2024 00:17

Parco Trotter: basta a spaccio e vandalismi

La protesta dei genitori dell'Istituto Comprensivo Statale "Francesco Cappelli" che pretende più controlli

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È una strana protesta quella andata in scena al Parco Trotter: partendo dall’ingresso di via Padova 69 decine di genitori hanno suonato strumenti musicali e battuto pentole allo scopo di attirare l’attenzione su quanto sta succedendo in quest’area verde, situata tra NoLo e via Padova, che ospita una delle scuole più originali d’Italia, di recente intitolata all’ex preside Francesco Cappelli e che da poco ha compiuto cento anni.

Genitori in protesta per chiedere maggiori controlli nell’Istituto Comprensivo Statale “Francesco Cappelli” vicino al Parco Trotter

A partire dallo scorso settembre si sono insediati nel parco gruppi di spacciatori che svolgono i loro traffici a pochi metri dai padiglioni in cui si tengono le lezioni: «E’ una situazione inaccettabile – dichiara Ilaria Tosoni del comitato genitori – sono state ritrovate persino siringhe. Altra cosa grave è la presenza di gruppi di persone che di notte penetrano nel parco scavalcando le recinzioni per abbandonarsi a vandalismi: i muri del padiglione Grazioli sono stati imbrattati con scritte mentre nel padiglione Lambruschini sono stati distrutti alcuni lavori realizzati dai bambini».

Il dito è puntato contro la sorveglianza insufficiente per contrastare un fenomeno che rischia di compromettere la vivibilità dell’unica area verde della zona frequentata da giovani e famiglie: «I controlli quotidiani della polizia non bastano ad allontanare lo spaccio – continua Tosoni – c’è bisogno di un presidio di tipo diverso: ne abbiamo parlato con il Comune in diverse assemblee che si sono svolte nei mesi scorsi».

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parco trotter milano
La protesta al parco Trotter di Milano

Altro protagonista della manifestazione è l’Associazione Amici del Parco Trotter, nata 28 anni fa, che ha visto la trasformazione del parco in modo particolare negli ultimi anni. Spiega il presidente Giorgio Calabria: «Sono state realizzate cose importanti in questo spazio di 127mila metri quadrati che ospita un istituto comprensivo e diverse strutture dove praticare gli sport. I problemi che stiamo vivendo sono il riflesso delle criticità che si vivono nel quartiere di via Padova, nonostante negli ultimi anni siano stati realizzati molti progressi restano tante situazioni problematiche».

Anche la scuola è in prima linea per contrastare questa ondata di degrado. Francesco Muraro, preside dell’istituto, si dichiara «favorevole all’impegno che stanno profondendo i genitori, in quanto volto a combattere lo stato d’insicurezza che si è creato».

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