Il Comitato Tecnico Scientifico ha delineato le linee guida per la ripartenza delle scuole a settembre. Il cosiddetto “tempo scuola” cambierà radicalmente: ore da 40/50 minuti, ingressi scaglionati, orario didattico spalmato su più giorni, compreso il pomeriggio se necessario.
Scuole elementari. L’orario di ingresso, che generalmente era tra le 8 e le 8,30, potrebbe essere scaglionato lungo una fascia oraria compresa tra le 7,45 e le 9,00. Ai bidelli sarà assegnato il compito di controllare gli ingressi ed evitare che si creino assembramenti. Stesso discorso riguarderà il momento dell’uscita da scuola.
Più critica sarà la situazione riguardante il tempo pieno delle classi, soprattutto in Lombardia dove oltre il 90% delle scuole elementari svolge le lezioni in questa modalità. Probabilmente i pasti verranno serviti direttamente in aula, ed essendo il tempo scolastico più “denso”, verranno garantiti degli intervalli interclasse, dove i bambini potranno andare in palestra o in giardino per dedicarsi ad attività più ludiche.
Scuole superiori. Il Comitato Scientifico aveva già annunciato che i ragazzi delle superiori dovranno entrare in ritardo rispetto al solito. L’obiettivo è evitare che congestionino i mezzi pubblici. Quindi si ipotizza un ingresso a partire dalle 9 per evitare gli orari di punta dei lavoratori.
Posticipando l’ingresso però obbligatoriamente la fine delle lezioni slitterà al pomeriggio. Se si entra alle 9 si uscirà alle 15, ma chi secondo la logica degli ingressi scaglionati entrerà alle 11 uscirà alle 17. Nel caso non fosse possibile mantenere la scuola aperta così a lungo a causa della mancanza di personale scatterà la didattica a distanza.