Direttamente da Milano arriva la proposta di Ignazio La Russa, presidente del Senato, per incentivare i giovani a partecipare alla vita militare. La Russa ha partecipato domenica 11 dicembre 2022 in Piazza Duomo alle celebrazioni in ricordo degli Alpini e di tutti i soldati caduti in guerra e in pace per la Patria. Ed è in questo contesto che è arrivata la proposta di Ignazio La Russa. Il quale prima però ha reso omaggio alla celebrazione odierna: «È un omaggio doveroso non mio ma di tutta l’Italia e di Milano agli alpini verso cui siamo tutti debitori – ha spiegato a margine della cerimonia – . Non solo per quello che hanno fatto in difesa della patria ma per quello che continuano a fare in ogni occasione di emergenza, di necessità e di calamità. Io credo che la loro richiesta di avere anche un breve periodo volontario, dico io, di servizio alla patria da parte dei giovani debba essere preso in considerazione».
IGNAZIO E GLI ALPINI
Il discorso del Presidente del Senato, @Ignazio_LaRussa, oggi a #Milano in Piazza Duomo per la cerimonia in memoria degli #Alpini e di tutti i soldati caduti in guerra e in pace per la #Patria
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— Mi-Tomorrow (@MiTomorrow) December 11, 2022
La proposta di Ignazio La Russa nel giorno della celebrazione dei 150 anni di fondazione del Corpo degli Alpini
La cerimonia in piazza Duomo ha chiuso le manifestazioni organizzate per i 150 anni di fondazione del Corpo degli Alpini. E qui è giunta più forte la proposta di Ignazio La Russa: «Ho predisposto, ma non lo presenterò io perché come presidente del Senato non posso e lo farà un gruppo di senatori, un disegno di legge per portare a 40 giorni la mini naja volontaria». «Il disegno di legge parte da una legge che è ancora in vigore anche se non viene più finanziata da molto tempo ed è quello della cosiddetta mini naja – ha spiegato La Russa -. Il concetto è quello ma è ampliato, quando c’era il servizio militare il periodo di addestramento durava 40 giorni, allora noi crediamo che per venire incontro alle richieste arrivate dalle forze armate e soprattutto dagli alpini, sia giusto fare una legge che consenta, volontariamente a chi quindi lo desidera, di passare non tre settimane ma 40 giorni, nelle forze armate. Chiunque vuole può, limitatamente ai numeri che verranno fissati ma che noi pensiamo molto ampi, partecipate alla vita militare, nel corpo degli alpini o negli altri corpi per 40 giorni per avere un addestramento».
Gli incentivi per chi vorrà partecipare alla vita militare dell’Italia
Per chi deciderà di aderire ci saranno incentivi: «A fronte di questa partecipazione noi prevediamo una serie di incentivi che possono essere punti per la maturità per tutti i tipi di scuola, una serie di incentivi per la laurea, come un esame in più o un vantaggio a livello di formazione – ha aggiunto La Russa – e un punteggio aggiuntivo per tutti i concorsi pubblici. Ma naturalmente il vero incentivo resta la volontà di aiutare la propria patria anche con un breve periodo». Torna l’idea di una possibile leva obbligatoria? «Oggi costerebbe in termini di risorse più di quanto è possibile ottenere. Ma è un primo passo – ha concluso Ignazio La Russa -. Se riuscissimo a fare in modo che i giovani dai 16 ai 25 anni possano, se lo vogliono, passare un periodo di 40 giorni a imparare cosa è l’amore per l’Italia e il senso civico avremo fatto un grande servizio all’Italia».